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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Manifestazione per la vita indipendente: "Più fondi per la vita indipendente, e l'assistenza personale"

A chiederlo, assieme al MoVimento #LiberiDiFare, è il MoVimento 5 Stelle per voce del rappresentante ANCI E-R Marco Campanini.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Sabato 9 Giugno nel tardo pomeriggio, Via Indipendenza e Piazza Maggiore sono state invase da una manifestazione di persone con disabilità che chiedevano il diritto all'assistenza personale. La manifestazione, in contemporanea con altre città italiane, è stata organizzata dal Movimento #LiberiDiFare nato per volontà delle sorelle disabili Maria Chiara ed Elena Paolini e diffuso in rete. Alla manifestazione hanno preso parte persone con disabilità accompagnati da famigliari, parenti, amici, cittadini e gruppi politici solidali. Presente all’appello il Movimento 5 Stelle con il capogruppo consigliere di Pieve di Cento e membro del Coordinamento dei Consigli Regionali in ANCI Emilia Romagna, il dott. Marco Campanini, che ha partecipato nella veste di politico, ma anche e soprattutto, come soggetto direttamente coinvolto. Ad accompagnarlo, Paolo Maria Veronica, candidato per il MoVimento alle precedenti elezioni parlamentari del 4 Marzo 2018, nelle vesti di comico assieme a Roberto Malandrino. Campanini è chiaro: " Fino ad ora la Regione Emilia Romagna ha sempre dato priorità all'istituzionalizzazione della persona con disabilità. Non esiste solo Un Dopo di Noi. Ogni persona con disabilità, a maggior ragione se maggiorenne, ha diritto a realizzare il proprio progetto di vita. Il diritto pieno di decidere come e dove vivere, come prevede la Convenzione ONU ratificata dall'Italia." Campanini continua: "Chiediamo più fondi per l'assistenza domiciliare indiretta, e l'avvio di progetti per la Vita Indipendente." "L'assistenza domiciliare in Emilia è concepita come servizio di assistenza sanitaria rivolto unicamente a persone ammalate o con gravi disabilità. Se si esclude l'assegno di cura, del tutto insufficiente, la cui erogazione è subordinata all’ISEE. Nella nostra regione per la vita indipendente non c'è altro." "In altri paesi del nord Europa invece l'assistenza domiciliare indiretta, è già diffusa, e si fa presto a capire il perché. L'istituzionalizzazione di una persona, comporta ingenti costi, si parla di 4.000 € o 5.000 € al mese ad utente per il mantenimento in una struttura. Con meno della metà dei fondi la persona potrebbe continuare a vivere autonomamente nel proprio domicilio pagando una o due assistenti personali a seconda delle situazioni personali; e tutto questo senza essere obbligato a rinunciare ai suoi sogni e alle sue aspirazioni." “Non ci sono più scuse, come ha ribadito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 275 del 2016, i diritti costituzionalmente garanti non possono essere compromessi per ragioni di bilancio. Gli enti pubblici se non hanno i soldi devono trovarli. Occorre un totale ripensamento del welfare che metta al centro la persona e non la struttura.” Nella foto a sinistra il Consigliere dott. Marco Campanini

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