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Marte, dalle immagini 3D mozzafiato a come osservarlo sul cielo di Bologna

Il pianeta rosso come non lo si era mai visto, grazie alle foto realizzate da una camera stereoscopica, che lasciano a bocca aperta. L'astronomo svela il perché dell’eccezionalità di questi documenti e come osservare Marte insieme a Venere e ai satelliti di Giove

Marte così come non lo si era mai visto: le immagini e i video realizzati da una camera stereoscopica di costruzione italiana e in dotazione al satellite Trace Gas Orbiter (TGO) lasciano a bocca aperta e fanno anche un po' sognare quello che un giorno potrebbe diventare realtà, ovvero un viaggio alla scoperta del Pianeta Rosso. 

Come spiega l'astronomo dell'Osservatorio bolognese INAF Sandro Bardelli «Le immagini ottenute dalla camera stereo CaSSIS sono inedite e a colori reali, cioè non realizzate al computer. Il team scientifico dell’INAF di Padova ha realizzato un software unico che permette di generare immagini 3D del suolo marziano con una risoluzione a 10 km, un po' in stile Google Maps».

In USA sono avanti, ma l'Europa sta facendo know-how 

«Sull'esplorazione di Marte gli Americani sono senza dubbio molto avanti - prosegue Bardelli - però per l'esplorazione futura del pianeta rosso c'è bisogno di un apporto anche europeo, visto che la Nasa da sola non ce la fa: per questo dal 2016 si lavora sodo anche all'Agenzia Spaziale Italiana attraverso la missione ESA ExoMars 2016, che ha mandato in orbita appunto il Trace Gas Orbiter (TGO) dotato della famosa videocamera CaSSIS, autrice dei nuovi meravigliosi scatti».

Video da Marte: il cratere Nicholson

«Il TGO monitora anche l'emissione di gas metano di Marte, la cui presenza indica condizioni favorevoli alla vita. Il fatto di studiare per bene la superficie del pianeta inoltre è proiettata all'atterraggio del rover europeo che verrà lanciato fra qualche anno e che non può rischiare di cadere dove non deve come fu per la sfortunata sonda del 2016»

Perchè queste foto 3D sono così importanti?

1. Descrivono la costituzione geologica del pianeta

2. Individuano i siti di atterraggio 

Proprio in questo periodo possiamo "gustarci" Marte anche dai cieli bolognesi...dove cercarlo e come individuarlo?

«Marte proprio in queste serate lo si può vedere guardando a Est dopo le 23.00, orario nel quale sorge. A occhio nudo o con il binocolo lo si riconosce facilmente proprio per il colore che lo caratterizza: il rosso. Ma non è il solo pianeta ad essere ben fruibile in questo periodo: per esempio guardando a Sud-Est e cercando una "stella" particolarmente brillante, ecco che scorgiamo Giove con i suoi quattro satelliti quelli scoperti da Galileo Galilei (Io, Europa, Ganimede e Callisto) mentre puntando il telescopio a Ovest possiamo vedere Venere». 

Turismo su Marte? «Sei mesi solo per arrivarci. Molte le problematiche»

Turismo su Marte: l'idea del miliardario Elon Musk, a capo dell'agenzia aerospaziale privata SpaceX con sede in California, può davvero diventare realtà? 

«Se ne parla molto e da diversi anni. Le problematiche legate all'eventualità che si possano vendere "soggiorni su Marte" sono diverse, prima di tutto ci chiadiamo come resistere alla radiazione solare durante il percorso dalla Terra al Pianeta Rosso, che per altro dura sei mesi. C'è poi il discorso sulla dimensione della navicella spaziale, che deve essere piccola, ma ospitare almeno 6/7 persone, fra una cosa e l'altra per un paio di anni. Da non trascurare il problema psicologico e la convivenza a bordo del mezzo in quelle determinate condizioni e senza cibo come lo intendiamo noi. Vedo molto più probabili un turismo in orbita attorno alla Terra o sulla Luna. Per quanto riguarda Elon Musk, possiamo dire che lui ha effettivamente i mezzi per realizzare un progetto come questo». 

Spettacoli del cielo visibili da Bologna quest'estate

Il progetto ESA ExoMars 2016

CaSSIS è una camera realizzata per acquisire immagini ad alta risoluzione di Marte ed è uno degli strumenti a bordo del Trace Gas Orbiter (TGO) della missione ESA ExoMars 2016, in orbita intorno al Pianeta Rosso dall’ottobre del 2016. Progettato sotto la direzione di Nicolas Thomas dell’Università di Berna (Svizzera), CaSSIS  è un progetto internazionale realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con l’industria italiana, in particolare Leonardo che ha fornito il cuore optronico (piano focale ed elettronica di processamento). Responsabile nazionale del programma è Gabriele Cremonese dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova.

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