rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Candidatura Unesco per i portici di Bologna: il comune si affida a un consulente esterno

Per la presentazione della candidatura e' necessaria la consulenza di "persone che parlino la lingua dell'Unesco" altrimenti "non andiamo da nessuna parte", ha spiegato di recente l'assessore alla Tutela e alla riqualificazione della Città storica, Valentina Orioli

Il Comune di Bologna ingaggia un nuovo alleato per portare avanti la candidatura dei portici a patrimonio Unesco: si tratta del Siti, l'Istituto superiore sui sistemi territoriali per l'innovazione, con sede a Torino, che in cambio di quasi 50.000 euro fornira' all'amministrazione un'attivita' di "supporto specialistico".

Per la presentazione della candidatura e' necessaria la consulenza di "persone che parlino la lingua dell'Unesco" altrimenti "non andiamo da nessuna parte", aveva spiegato di recente l'assessore alla Tutela e alla riqualificazione della Citta' storica, Valentina Orioli. A questo scopo, il profilo del Siti e' stato individuato sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Si prevede "un iter lungo e complesso- recita l'atto con cui gli uffici di Palazzo D'Accursio hanno messo nero su bianco l'affidamento - che richiede una conoscenza specifica dello stesso e competenze specialistiche sia in ambito di gestione dei beni e del paesaggio culturale, sia per quanto riguarda la cura delle relazioni con le istituzioni interessate e gli altri stakeholder".

L'amministrazione, percio', ha "ritenuto necessario ricorrere a un affidamento esterno per il proseguimento delle attivita' in questione, ricorrendo a un operatore economico in possesso delle suddette conoscenze e competenze". Il servizio richiesto, andando piu' nel dettaglio, consiste in "attivita' propedeutiche" alla candidatura e comprende "la ricognizione dei materiali esistenti e degli studi fino ad ora condotti in merito alla candidatura dei portici, la strutturazione di un database georiferito che contenga le informazioni territoriali relative al sito, con elaborazione di differenti scenari per la perimetrazione della componente e della relativa buffer zone".

L'Istituto selezionato dovra' supportare il Comune anche nella "definizione di un dossier di precandidatura che illustri e sviluppi gli elementi principali relativi a identificazione e descrizione del sito e giustificazione per il riconoscimento del valore universale, l'elaborazione della cartografia di supporto al dossier di precandidatura". Il pacchetto, poi, prevede "il supporto alle attivita' di relazione istituzionale con il ministero per i Beni e le attivita' culturali e con l'Unesco e il supporto per l'organizzazione di iniziative di sensibilizzazione delle comunita' locali sul tema della candidatura".

Tutta questa attivita' "deve svilupparsi entro settembre 2019", si spiega nella determina, rispettando tre diverse fasi.
La prima prevede entro dicembre 2018 "l'avvio dell'attivita' ricognitiva e di strutturazione del database georiferito, definizione e programmazione delle attivita' di relazione istituzionale e di sensibilizzazione delle comunita' locali". La seconda, entro aprile 2019, riguarda "il proseguimento delle attivita', con consegna di una relazione intermedia per verifica con la Cabina di regia". Infine, entro settembre 2019, la terza fase prevede la "consegna preliminare del dossier per la verifica con l'Unesco". Schema in linea con l'ultimo timing fornito da Orioli: pre-invio a settembre 2019 e presentazione della candidatura a gennaio 2020. Per l'affidamento al Siti, l'impegno di spesa formalizzato dagli uffici comunali ammonta a 47.467 euro. (Dire) 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Candidatura Unesco per i portici di Bologna: il comune si affida a un consulente esterno

BolognaToday è in caricamento