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Matrimoni annullati, aumentano casi al Tribunale ecclesiastico

Al Tribunale Flaminio si rivolge chi intende tornare sui propri passi rispetto al fatidico sì

Aumenta la percentuale di matrimoni annullati dal Tribunale ecclesiastico regionale Flaminio di Bologna. E calano in maniera drastica i casi in cui la richiesta di annullamento viene respinta. "Siamo passati dal 10% a meno del 5%, un dato che suscita meraviglia", sottolinea monsignor Massimo Mingardi, vicario giudiziale del tribunale, questa mattina a Bologna durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario del Flaminio.

Il motivo? Una maggiore attenzione alle richieste presentate, in molti casi rinviate per cercare il capo di nullità più corretto per la situazione. Nel 2018, oltretutto, sono aumentate le richieste di 'processo breve', in base alla riforma introdotta dal Pontefice.

"Io spero che, come nell'auspicio di papa Francesco, l'annullamento sia sempre di più una soluzione possibile, laddove naturalmente ci siano i requisiti- commenta l'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi- sia un percorso che risponda alle necessità" delle persone. "Qualche volta- aggiunge l'arcivescovo- abbiamo l'idea che l'annullamento significhi un costo o un tempo troppo lungo, oppure che significhi cancellare quanto fatto". Al contrario, sottolinea Zuppi, "l'annullamento del matrimonio verifica che non c'era sacramento, non cancella quello che è stato fatto, in maniera ipocrita. E' una grande possibilità che spero possa aiutare a sanare tante ferite".

Le cause presentate nel 2018 in primo grado sono in linea con l'anno passato (95 contro 92), così come le cause pendenti a fine anno (122 contro 118). Ridotti invece i tempi medi di espletamento delle cause (17 mesi contro 19,2). Rispetto al 2017 sono anche diminuite le sentenze (84 contro 101), in parte per "alcuni rallentamenti nel corso dell'iter processuale- spiega Mingardi- e in parte perché per un certo numero di cause è stato deciso un approfondimento della situazione", per verificare altri possibili capi di nullità.

Questo è anche alla base del calo di sentenze negative sul totale delle cause arrivate a giudizio. Nel 2018, infatti, solo tre richieste di annullamento sono state respinte, mentre 81 cause hanno ottenuto sentenza affermativa (cioè il matrimonio è stato dichiarato nullo). Una possibile spiegazione, spiega il vicario, "si ricollega ai casi in cui la decisione è stata rinviata.

Mentre era evidente che non c'era spazio per una decisione affermativa sui capi già proposti, la convinzione che fosse plausibile la nullità per altri motivi ha indotto a evitare formalismi emettendo una sentenza negativa che non avrebbe detto la verita' sulla questione complessiva". L'altro motivo deriva da una "maggiore accuratezza da parte di avvocati e consulenti nella fase preliminare- spiega ancora Mingardi- scoraggiando le cause dove non si vedono adeguate prospettive di buon esito".

Per quanto riguarda il 'processo breve', sono state 10 le richieste presentate al Flaminio, contro le cinque del 2017, di cui la metà ammesse (e alla fine hanno avuto esito positivo). Presenti alla cerimonia, nella sede della Curia di Bologna, tra gli altri anche il prefetto Patrizia Impresa, il questore Gianfranco Bernabei, il procuratore capo Giuseppe Amato e il presidente della Corte d'Appello, Giuseppe Colonna. Curiosamente, 'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico quest'anno cade nel giorno della festa degli innamorati. "San Valentino ci puo' aiutare a credere che l'amore esiste e che puo' durare tutta la vita", commenta Zuppi.

Dalle cause presentate al Tribunale ecclesiastico invece, emergono "tante ferite dell'amore che non ha corrisposto alle attese. La Chiesa queste ferite le affronta e le fa sue con l'attenzione e la vicinanza di una madre". (San/ Dire)

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