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In Sala Borsa una donna fatta a uncinetto: "E' stata offesa, umiliata, percossa, violata"

È l’opera di un gruppo di amiche, accomunate dalla passione per la maglia, l’uncinetto, i filati, che vuole far rivivere l’arte antica tramandata da mamme e nonne per far parlare un sentimento, per dar voce a una causa, per alimentare la solidarietà

In Sala Borsa c’è una donna, una donna col volto in bianco e nero, una donna offesa, umiliata, percossa, violata. C’è una donna che non si arrende e che coltiva sogni, aspirazioni, pensieri di mille colori. C’è una donna che non si accontenta di sopravvivere, ma vuole vivere ed essere testimone della violenza subita.

L'opera di tre metri tutta fatta a uncinetto

È l’opera, 3 metri per 2, tutta a uncinetto di un gruppo di amiche, accomunate dalla passione per la maglia, l’uncinetto, i filati, che non si accontentano di una sciarpa o un golfino, ma che vogliono far rivivere l’arte antica tramandata da mamme e nonne per far parlare un sentimento, per dar voce a una causa, per alimentare la solidarietà.

Sono dodici donne, dalla più giovane donnina di soli 10 anni, alle più grandicelle, over @#anta, che hanno volute rendere omaggio a Nadia Murad, premio Nobel per la Pace 2018, ritraendone le fattezze per dar vita alla donna della loro istallazione. 

L'esposizione fino al 18 novembre 

L’istallazione in Sala Borsa (esposta dal 12 al 18 novembre) fa parte della staffetta di eventi che, nell’ambito del Festival della Violenza Illustrata organizzato da Casa delle Donne, condurrà alla Giornata Internazionale contro la Violenza alle Donne e alle Bambine, promulgate dall’ONU e celebrate in tutto il mondo il 25 novembre.

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