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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Festa dei Lavoratori, 5 idee per un 1°maggio da ricordare

Una giornata speciale, che quest'anno cade di mercoledì. La Festa dei Lavoratori, ottima occasione per stare all'aria aperta, ma anche politica e musica in piazza Maggiore

Una giornata speciale, che quest'anno cade di mercoledì. E' la Festa dei Lavoratori e per chi ha la giornata libera, è decisamente un'ottima occasione per trascorrere un po' di tempo all'aria aperta, in una delle aree verdi dei dintorni o visitando monumenti e musei che il meteo non è dalla nostra parte. Ma c'è anche sempre la sua valenza politica e allora ecco che in piazza Maggiore ci sono gli immancabili comizi e un pomeriggio/serata musicale. 

Ecco i 5 modi per renderla una giornata speciale: 

1. Pic-nic e grigliate all'aria aperta: metti una chitarra e un po' di carbonella

Il periodo è quello giusto e se il tempo "regge" la prima opzione per celebrare la Festa dei Lavoratori è sempre un bel pasto consumato all'aria aperta, fra grigliate e pic-nic, magari con una chitarra, un fresbee, un buon libro e tanti amici. Ma quali sono i luoghi più adatti per organizzare una mangiata outdoor a Bologna e dintorni? Andiamo dai parchi cittadini ai colli, con qualche "chicca" ideale per una gita fuori porta.  

Per il pic-nic naturalmente è tutto molto più facile: si comincia con il grande classico dei Giardini Margherita (il pratone è il più quotato, ma anche la pittoresca riva del laghetto non è male), Parco Talon, il Parco di Villa Ghigi, Parco del Paleotto, ma (perchè no?) anche il Parco della Montagnola si presta ed è nel pieno centro cittadino. Sempre dentro le mura c'è il Parco 11 Settembre, in zona Azzo Gardino, mentre un'altra meta a chilometro davvero zero è Villa Angeletti, che da via de' Carracci si estende per ben otto ettari costeggiando il Canale Navile. 

I 5 migliori di Bologna parchi per un pic-nic

Dove invece grigliare carne o pesce senza problemi? Mano alla carbonella, ma sempre nel rispetto delle regole per la sicurezza di tutti! 

Al Parco del Paleotto che si trova a Rastignano (strada statale n.65) ci sono tre barbecue, oltre a diversi tavoli dove consumare il pranzo del 1 maggio. Il parco è situato sul versante sinistro del torrente Savena, in prossimità del fondovalle.  Il parco non è recintato ed è visitabile soltanto a piedi lungo il viale principale o attraverso una serie di sentieri secondari che raggiungono un pò tutte le zone. Ingressi: via del Paleotto Il parco si raggiunge da Porta Stefano, via Murri, via Toscana fino a Rastignano.

Il Parco di Forte Bandiera, che è in via di Monte Donato e garantisce una bellissima vista sulla città.  Si estende intorno ai rilievi di Jola e Bandiera. Quest’ultimo è legato al nome di una famiglia che nel ‘700 possedeva vari beni nell’area, fra cui il Casino Bandiera proprio in cima al colle, dove oggi svetta un filare di cipressi. L’attuale denominazione ricorda una fortificazione eretta sulla sommità nel 1860, che insieme con altre sui rilievi vicini faceva parte di una linea difensiva per la città tra Reno e Savena. Del forte non restano tracce, mentre si è conservato qualche rudere di quello sorto sul vicino colle di Jola. Il parco è attraversato da belle sterrate, spesso fiancheggiate da siepi, che ricalcano la viabilità settecentesca e consentono di apprezzare, oltre ai panorami sulle colline circostanti, i vari ambienti che lo caratterizzano: grandi prati interrotti da filari di alberi, macchie arbustive ricche di fioriture primaverili, lembi di bosco, piccoli appezzamenti ancora coltivati. L’area del parco, uno dei primi tra quelli collinari, è stata progressivamente acquisita dall’Amministrazione comunale nel corso degli anni ‘60 e ‘70; oggi la superficie è di 16 ettari. Ci sono delle griglie basse a disposizione, molti portano per comodità il proprio barbecue. 

C'è poi il Parco di Villa Spada, che Si estende per circa 6 ettari all’estremità della stretta dorsale tra il rio Meloncello e il Ravone. Macchie di alberi e prati si alternano lungo il pendio che dalla collina di Casaglia scende su via Saragozza. Dai punti più elevati (120 m) si godono begli scorci sul centro storico, incorniciato dalle chiome dei tanti sempreverdi mediterranei (lecci, cipressi, allori, pini domestici e marittimi, corbezzoli). Nella porzione subito a destra dell’ingresso principale cresce un boschetto seminaturale con specie tipiche della collina (orniello, carpino nero, acero campestre, ciavardello, biancospino). Anche qui ci sono delle piccole griglie a disposizione. 

Divieti da ricordare: 

Al Parco della Chiusa di Casalecchio di Reno è vietato: accendere fuochi, braci o utilizzare barbecue, anche portatili e lasciare mozziconi di sigaretta accesi. 

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