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Cronaca

12 dicembre, sciopero medici e veterinari: sanità e sale operatorie ferme per 24 ore

Per protestare contro i mancati investimenti dalla legge di bilancio 2018, ora all'esame del Parlamento. Martedì 'bollino nero' per visite e prenotazione esami

Stop per i medici e veterinari del Servizio Sanitario Nazionale martedì 12 dicembre. Un blocco di 24 ore per protestare contro i mancati investimenti dalla legge di bilancio 2018, ora all'esame del Parlamento. 

L’Azienda USL di Bologna e di Imola garantiscono, oltre alle urgenze, parte dell’attività programmata. Saranno assicurati, infatti, i livelli minimi di attività previsti dall’accordo sindacale in caso di sciopero, in linea con le disposizioni normative di riferimento.   

Inoltre, una assemblea sindacale dei dipendenti di CUP 2000 è stata indetta dalla CISL per domani, 12 dicembre, tra le 9.45 e le 14.15. Saranno possibili, quindi riduzioni dei servizi di prenotazione presso gli sportelli CUP, il call center, il call center e-care, il Numero verde regionale, e i servizi regionali di Help Desk. Per ridurre al minimo i disagi si ricorda di utilizzare altri canali di prenotazione, come le farmacie e parafarmacie, l’app “ER Salute”, il sito cupweb.it, il Fascicolo Sanitario Elettronico fascicolo-sanitario.it o, solo per la disdetta, il sito opencup.cup2000.it.
I pagamenti, invece, possono essere effettuati online, pagonlinesanita.it, presso le farmacie e parafarmacie che effettuano servizio CUP, i riscuotitori automatici presso le strutture e le casse abilitate dei supermercati Coop, oltre che i Bancomat di Unicredit.

Sotto le Due torri l'intersindacale medica ha convocato per il 12 dicembre alle 11 al Policlinico Sant'Orsola, nell'aula A del padiglione 2, una conferenza stampa per spiegare le ragioni della protesta, intanto la Fp-Cgil spedisce una lettera aperta ai cittadini di Bologna, spiegando che in ragione della protesta domani "potranno essere rinviate le attività programmate come interventi, visite ed esami diagnostici negli ospedali e nei presidi territoriali dell'Ausl". In ogni caso, "come sempre saranno garantite le prestazioni di emergenza-urgenza, grazie ai contingenti minimi di personale medico al lavoro" previsti per legge.

La Cgil ci tiene comunque a chiedere "scusa ai cittadini" per uno sciopero "che non avremmo voluto proclamare, ma a cui siamo costretti dall'inerzia della politica". Il sindacato ricorda che il contratto nazionale dei medici e' scaduto da otto anni, ma "il Governo non prevede finanziamenti specifici per rinnovarlo". In questi anni, continua la Cgil, "il personale medico e sanitario ha contribuito a mantenere elevata la qualita' dei servizi negli ospedali di Bologna, garantendo servizi e prestazioni puntuali ed efficaci con abnegazione e spirito di sacrificio". Ma ora, avverte il sindacato, "il rischio concreto per la cittadinanza e' che questa eccellenza venga progressivamente e inesorabilmente impoverita", a partire ad esempio dalla carenza del personale. 

Il Vice Segretario Nazionale Vicario Anaao - Associazione Medici e dirigenti del SSN - Carlo Palermo anticipa al Quotidiano Sanità le motivazioni dello sciopero del 12 dicembre. " lo Stato con una mano elargisce 1 miliardo in più alla sanità, ma con l'altra toglie tutte le risorse aggiuntive."

"Lasanità italiana è al collasso.  Si rischia un ulteriore taglio dei servizi, ci sono 10 milioni di ore l'anno non retribuite e migliaia di anni di ferie non godute. Il sistema si sta reggendo unicamente su queste storture a scapito del personale che vi lavora. Chiediamo ora che si liberino almeno le risorse accessorie e che queste vengano usate per pagare le guardie, gli straordinari, la produzione e così via. Siamo poi molto favorevoli ad una tassa di scopo come quella sul fumo presentata da un emendamento della Commissione Sanità per liberare nuove risorse da destinare al Ssn. Infine, chiediamo che i 300 milioni richiesti alle Regioni come contributo alla finanza pubblica non vengano sottratti alla sanità o, in alternativa, che se ne faccia carico il Governo". e a gennaio, inoltre, i sindacati potrebbero sostenere la vertenza con due giorni consecutivi di sciopero. 

Secondo i sindacati nella Manovra non vi sono segnali di attenzione ai medici, ai veterinari ed ai dirigenti sanitari dipendenti del Ssn, al valore ed al peso del loro lavoro, alla importanza dei loro sacrifici nella tenuta del servizio sanitario; stigmatizzano lo stallo del rinnovo del contratto di lavoro, dopo 8 anni di blocco legislativo, che contribuisce alla mortificazione del ruolo, della autonomia, della responsabilita' professionale ed al peggioramento di condizioni di lavoro insostenibili a fronte di livelli retributivi fermi al 2010; deplorano l'assenza di politiche nazionali a favore di una esigibilità del diritto alla tutela della salute dei cittadini omogenea in tutto il Paese, nel rispetto dell'art. 32 della Costituzione, in una logica di federalismo sanitario di abbandono; additano le politiche degli ultimi governi come responsabili di quel fallimento del sistema formativo che sta,contemporaneamente, desertificando ospedali e territori e condannando alla precarieta' ed allo sfruttamento decine di migliaia di giovani.

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