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Cronaca

Vittime della Mafia: il 21 marzo, pasta e pomodoro di Libera negli ospedali e nelle scuole

In occasione della Giornata in ricordo delle vittime delle mafie, nei menù degli ospedali AUSL di Bologna, dell'Istituto Rizzoli, delle scuole di Bazzano e di Loiano, pasta e pomodoro di Libera Terra

Il 21 marzo si celebra la XVII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, voluta dall’Associazione Libera nel primo giorno di primavera. Per l’occasione, nei menù degli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli sarà servita pasta di semola e passata di pomodoro siccagno corleonese da agricoltura biologica, prodotte dalle Cooperative sociali che aderiscono a Libera Terra.

La stessa iniziativa sarà realizzata negli asili nido e nelle scuole materne, elementari e medie del Comune di Bazzano e il giorno dopo, il 22 marzo, in quelle di Loiano per un totale di circa 3.500 primi piatti, per un totale di 3 quintali e mezzo di pasta Libera Terra.

Sulle terre confiscate alla mafia, in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio, le Cooperative sociali Libera Terra, formate da giovani imprenditori, producono prodotti tipici locali come pasta, olio, legumi, vino, farina, passata di pomodoro e ortaggi.

CIR FOOD. L’Azienda USL di Bologna, con una produzione di oltre 2 milioni di pasti all’anno, assicura il servizio di ristorazione anche per gli Istituti Ortopedici Rizzoli e per la refezione scolastica dei comuni di Bazzano e Loiano. La ristorazione ospedaliera, affidata a CIR food, propone anche prodotti biologici, DOP (Denominazione di Origine Protetta) della regione Emilia Romagna, IGP (Indicazione Geografica Protetta) e, come nel caso dell’iniziativa I sapori della legalità. CIR food è impegnata, tra l’altro, nella promozione di filiere agroalimentari corte, come a Loiano dove utilizza prodotti locali (carne di vitellone, pane, latte, ricotta vaccina) attraverso convenzioni con fornitori della zona. Ciò comporta distanze e trasporti più brevi da luogo di produzione a luogo di consumo, un minor numero di soggetti impegnati nella filiera, con evidenti effetti positivi sull’ambiente.

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