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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Cryptolocker, virus iniettati via email e ricatti: la Polizia allerta i navigatori

In questi giorni è stata registrata una nuova ondata di attacchi attraverso invio di e-mail contenenti il virus Cryptolocker. Ecco come funziona la trappola e come evitarla

Nuova ondata  di attacchi attraverso invio di e-mail contenenti il virus Cryptolocker, che imperversa ormai da un po’ di tempo sul web. L'allerta arriva dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che rileva come "purtroppo, nonostante gli sforzi investigativi abbiano già consentito di individuare diversi individui e gruppi organizzati, sia italiani che stranieri, impegnati nella organizzazione e realizzazione di simili campagne malevole, l'estesa diffusione del fenomeno e la costante per cui l’attacco si rivela possibile, sempre e comunque grazie ad un comportamento disattento dell’utente, hanno indotto la Specialità ad aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete".

COME VIENE INIETTATO IL VIRUS. Lo scenario è il seguente: l’ignaro utente riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio che fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link o un allegato a nome di Istituti di credito, Aziende, Enti, gestori e fornitori di servizi noti al pubblico.
Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato (solitamente un documento in formato pdf o zip), viene iniettato il virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.

A questo punto si realizza il ricatto dei criminali informatici che richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin (moneta virtuale, esprimibile con un numero a 8 cifre decimali) a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.

COME EVITARE DI CADERE NELLA TRAPPOLA. "E’ importante non cedere al ricatto, anche perché non è certo che dopo il pagamento vengano restituiti i file criptati", così avvisano gli agenti, invitando a tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare attenzione alle mail che ci arrivano, specialmente se non attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati, sono i consigli più importanti da seguire per impedire l’infezione del Cryptolocker.
Per maggiori informazioni e assicurare un contatto diretto e continuativo con il cittadino, si può fare riferimento anche al Commissariato di P.S. on line, per tutti coloro che frequentano la rete, caratterizzato da innovativi sistemi di interattività con l’utente, reperibile all’url: www.commissariatodips.it. 
Il portale è stato integrato con apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle crescenti richieste di assistenza e di aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e di conoscere sempre di più il mondo del web, i suoi rischi e le sue opportunità.

VITTIME PRIVATI E ANCHE AZIENDE. In tale contesto, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha concluso, alla fine dello scorso anno, alcune attività che hanno permesso di sgominare un’organizzazione criminale per associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo informatico, estorsione on line e riciclaggio degli illeciti proventi realizzati mediante la diffusione del virus Cryptolocker, di cui sono rimaste vittima privati cittadini ma anche aziende, private e pubbliche.

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