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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Viale Carlo Berti Pichat

Inquinamento nei terreni Hera, Merola: 'Bologna non è la Terra dei Fuochi'

Così il sindaco sulla questione delle presunte scorie tossiche in via Berti Pichat. Sul caso la Procura indaga, intanto il primo cittadino spiega come l'amministrazione sta monitorando la questione e promette: 'Il mio impegno mio sarà massimo e quotidiano'

“Non siamo nella terra dei fuochi a Bologna, la  situazione  è  sotto  controllo, non ci sono livelli di inquinamento  pericolosi  per  i  lavoratori  e  i cittadini bolognesi”.
Così il sindaco Virginio Merola - dopo il no comment ai cronisti di Report, vissuto con indignazione da più parti -  risponde oggi in seduta consiliare sulla questione delle presunte scorie tossiche poste sul terreno di Hera in via Berti Pichat. Sul caso la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo e il presidente della multiutility risulta indagato.
Riguardo all'inquinamento del sottosuolo di viale Berti Pichat, “c'è stata un po'  di  confusione –dice Merola cercando ora di far chiarezza -   risale ad attività precedenti cessate negli anni '60, che  Hera  come  nuovo  proprietario  dell'area  ha  ereditato.  Su mandato dell'Amministrazione  Hera ha analizzato, monitorato e predisposto un Piano di  risanamento del sito”. Questo Piano è sancito in un accordo sottoscritto il  1° luglio 2008 insieme al Comune di Bologna, alla Provincia di Bologna, ai  Comuni  di Castenaso, Granarolo e ad Arpa Emilia-Romagna. Esiste dunque un  Piano  di  risanamento  che  in  questi  anni  viene  attuato nei tempi previsti. Dal  2003  fino  ad  oggi  - fa sapere il sindaco – “sono  stati  eseguiti sull'intera area, costanti analisi  e  interventi  di  monitoraggio. A seguito  di  queste analisi e monitoraggi  sono stati eseguiti e validati dagli enti di controllo diversi interventi  di  risanamento,  effettuati  principalmente  tramite  scavo  e rimozione dei terreni e dei materiali contaminati, che hanno portato finora al  risanamento  completo di un terzo dell'intera area aziendale. Nonché a cambi d'uso e a interventi di impermeabilizzazione per quelle specifiche porzioni dell'area esposte a maggiore rischio.”

Esisterebbe  quindi  un  programma “chiaro e definito volto a bonificare l'intera area  nei  tempi  previsti”, come assicura l’amministrazione, che aggiunge:” Nel 2008 è stato sottoscritto il Piano, i tempi previsti  perché  sia  completata  tutta  l'opera di bonifica sono il 2018”.
Nel frattempo – torna a rimarcare Merola  - “tutto il sistema  di  monitoraggio ci indica che non ci sono livelli di pericolosità per i lavoratori e per i cittadini”. A tal proposito, “a garanzia della sicurezza e salute dei lavoratori di Hera nonché   dell'ambiente,  e  per  tutto  l'arco  di  tempo  che  porterà  al complessivo  risanamento  del  sito,  da  una decina d'anni è in essere uno specifico  Piano  di  monitoraggio  dell'acqua  sotterranea  e,  dal  2009,dell'aria  nei  vari  ambienti.  Tutte  le attività di monitoraggio vengono svolte  da  terzi,  in coordinamento con Comune di Bologna, Arpa, AUSL e la Provincia di Bologna”.

Secondo  gli  impegni assunti con l'Accordo di Programma ad oggi, risultano all’amministrazione, “completati  i primi sei lotti d'intervento, mentre sono già stati assegnati con  gara  i  lavori del settimo lotto, a carico di Hera, che verrà avviato nelle  prossime  settimane,  non  appena  conseguiti  gli  ultimi  permessi operativi.  Con  il completamento degli interventi sul suolo di tale lotto, previsto  per il 2015, sarà stato completato il risanamento di oltre il 60% dell'area.  I  lavori  nella  parte  restante  verranno completati, come da Accordo  di  Programma  nel  biennio 2017/2018, sulla base del fatto che il costante  monitoraggio  non indica livelli di inquinamento pericolosi per i lavoratori e per la salute dei nostri cittadini”.

“Fino  ad  allora – promette il sindaco - l'impegno  mio sarà massimo e quotidiano nel vigilare sul rispetto  di  questi  tempi.  Non  importa  quanto sia grande Hera o se sia piccola,  i  controlli  li  fanno  il  Comune,  l'Arpa e l'Ausl. Ho sentito parlare  di sudditanza, era riferito alle nomine, ma sia chiaro che non c'è nessuno  sconto  o concessione nei confronti di Hera. Le autorità competenti possono definire  il livello di pericolosità di un'area inquinata e quindi definire se  esistono  o  meno rischi. Io non ho altro modo e non voglio avere altro modo  che  le relazioni dell'Ausl e dell'Arpa per definire se esiste o meno pericolosità, e le relazioni ci dicono di no.

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