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A Villa Celestina soffia un vento legale: il progetto di Libera e dei ragazzi del Keynes\VIDEO

Giardinaggio, murales e pulizie nel giardino del bene confiscato alla mafia nel 2008. Passato al Comune lo scorso anno, ospiterà appartamenti per transizioni abitative

Incontri, dibattiti, formazione antimafia e inserimento lavorativo. È il progetto Pon "Vento legale" dell'Istituto Keynes di Castel Maggiore, che, da maggio a ottobre, mette al lavoro i ragazzi della 3BR della scuola superiore. In totale sono 120 le ore di alternanza scuola-lavoro che i ragazzi, seguiti dalle docenti Mirella Belcastro e Maria Teresa Di Dio, svolgono nel bene confiscato alla mafia nel 2008. 

L'associazione Libera, dopo l'acquisizione da parte del Comune, che ha in progetto la costruzione di appartamenti destinati alla transizione abitativa, si prende cura della Villa - in realtà del giardino, vista l'inagibilità del rudere - attraverso diversi progetti, anche in collaborazione con gli abitanti della zona.

"I beni confiscati alla mafia e riutilizzati, a oggi, sono pochi - spiega Sara Barattini di Libera Bologna - chiediamo che questi beni, rubati alla cittadinanza, vengano restitutiti. Come accade qui a Villa Celestina, un edificio di mille metri quadrati confiscato a Giovanni Costa nel 2008. Lui l'aveva comprata verso la fine anni Ottanta dagli eredi della contessa che molti anni prima abitava qui. Il suo intento - continua - era fare degli appartamenti di lusso ma non c'è riuscito perché la villa è stata confiscata prima. Adesso è stata restituita alla città: è un presidio di legalità, un bene comune".

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