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Cronaca Parco Nord

Ustica, Patti Smith al Museo della Memoria: 'Governi dicano verita''

"Un'esperienza toccante", così la cantante in visita al museo con il sindaco Merola prima del concerto al Parco Nord. "Le persone chiedono giustizia, se viene loro negata, la costruiscono'

Musica e parole, ricordi e moniti. La storia con le sue verità taciute. La sete di giustizia. Così ieri sul palco del Parco Nord ha cantato e incitato la cantautrice americana Patti Smith, di ritorno dalla visita al Museo per la Memoria di Ustica.Sì, la rockstar, prima del suo show ha voluto vedere i resti del Dc-9 insieme al sindaco Virginio Merola e a Daria Bonfietti, presidente dell' Associazione familiari delle Vittime.

"Un'esperienza toccante che proietta con gran dolore, la sofferenza di chi è rimasto che ricorda sempre", così Patti ha commentato sul libro degli ospiti, aggiungendo nel suo messaggio: "le persone chiedono giustizia. E se viene loro negata, la costruiscono pezzo dopo pezzo. Un monumento ai loro cari - ha concluso riferendosi al museo - che serve anche come promemoria a coloro che hanno causato e nascosto la verità di questa tragedia. Noi ricordiamo, ricordiamo sempre".

Patti Smith a Bologna, visita col sindaco i resti del DC9

Poi via dal museo al Parco per il concerto: esauriti i 3.250 posti a disposizione. Fantasmi. Fantasmi che ballano. Che escono dalle labbra. Sullo sfondo, il muro che racchiude i resti terreni del Dc-9 precipitato il 27 giugno 1980 nel mare di Ustica. In primo piano, Patti Smith. Non poteva che iniziare da qui, da 'Ghost dance', il concerto, evento di punta di 'Percorsi di verita' e memorià, insieme di iniziative promosse dall'Associazione Parenti delle Vittime della Strage. Da qui, è partito un lungo filo di parole e di musica.

Il pensiero di Patti è andato anche ai terremotati: "Siamo con voi" ha detto, rivolta alle popolazioni colpite dal terremoto. Terremoto che "viene dalla natura. E l'unica cosa che possiamo fare è pregare madre natura chiedendo di perdonarci per il modo in cui la trattiamo". Poi, é toccato al G8 di Genova, prendendo spunto da un cartellone tra il pubblico che criticava le recenti sentenze ("Genova 2001. Ingiustizia è fatta"): l'ha prima preso e mostrato a tutto il pubblico. Poi, ha dato direttamente il microfono a una ragazza tra il pubblico che ha ricordato la sentenza e l'omicidio di Carlo Giuliani. Ma oggi il primo ricordo non poteva che essere quello della strage di Ustica. Nel pomeriggio, dopo la visita al Museo per la memoria insieme al sindaco di Bologna Merola e a Daria Bonfietti, Presidente dell'Associazione Parenti delle Vittime, aveva scritto sul libro degli ospiti che "''le persone chiedono giustizia. E se viene loro negata, la costruiscono pezzo dopo pezzo" spiegando come il museo sia anche "un promemoria a coloro che hanno causato e nascosto la verità di questa tragedia. Noi ricordiamo, ricordiamo sempre". Durante il concerto ha ribadito il suo appello alla verità. "Ogni essere umano, non solo italiano, deve vedere questo museo. Una vittima di quella strage potrebbe essere ognuno di noi. I governi devono dirci la verità".

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