Ospedali dell'Appennino, si cambia: Porretta centro per i ricoveri
Asl e Comuni dell'Appennino ridefiniscono i ruoli di ospedali e ambulatori. A Porretta verranno indirizzati i casi acuti, Vergato e Castiglione si occuperanno delle cure croniche e dei pazienti stabilizzati
L'Ausl intende cambiare la geografia delle strutture dell'area appenninica. Di questo, e di molto altro, si è infatti discusso nella riunione del comitato di Distretto tenutasi venerdì a Vado di Monzuno, tra i comuni appenninici e il ramo dell'Ausl che si occupa della sanità in appennino. In una nota, l'azienda ospedaliera fa sapere di aver proposto al territorio "un sistema con baricentro per le cure acute che richiedono un ricovero ospedaliero a Porretta", mentre il polo attorno al quale orbiterà "l'assistenza ai pazienti con patologie croniche o stabilizzate" sarà la Casa della salute di Vergato. Quest'ultima sarà affiancata dalla Casa della salute di Castiglione, e saranno attive nei prossimi anni quelle di Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, e Alto Reno Terme.
Il piano che l'azienda ha iniziato a delineare, si legge nella nota, rappresenta "l'avvio di percorso di discussione del documento sulla Programmazione dell'assistenza territoriale e della rete ospedaliera nell'area metropolitana di Bologna, per l'attuazione del 'Decreto Balduzzi' del 2012", che prevede "un forte impegno nella cosiddetta de-ospedalizzazione, più assistenza integrata sul territorio, e la trasformazione dei poliambulatori in Case della salute".
Si tratta, spiega il presidente del Distretto dell'Appennino bolognese Marco Mastacchi, di un percorso «che è stato appena avviato, anche su sollecitazione di noi sindaci, e sono previsti una serie ulteriore di approfondimenti e incontri prima di arrivare alla definizione e all'avviamento del piano, previsto per l'estate». In quest'ottica, conclude Mastacchi, «anche il coinvolgimento della cittadinanza, che intendiamo informare sulle decisioni che andranno prese, sarà fondamentale».
(Agenzia Dire)
