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Cronaca Centro Storico / Piazza Franklin Delano Roosevelt

Acqua pubblica: "Affossare il referendum mette a rischio la democrazia"

Presidio del Comitato per l'acqua pubblica di Bologna davanti alla Prefettura contro il temuto tentativo del Governo di non rispettare i referendum del 12 e 13 giugno

Ieri presidio del Comitato per l’acqua pubblica anche a Bologna contro il temuto tentativo del Governo di non rispettare i referendum del 12 e 13 giugno. E’ il portavoce del 'Movimento Acqua Bene Comune', Andrea Caselli, ad incontrare i giornalisti in Piazza Roosvelt ieri: “Una piccola delegazione incontrerà il Prefetto per richiedere una normativa che non affossi il referendum di giugno. Il nostro è un movimento complesso, che non si esaurisce con il referendum, che ha dato inizio al meccanismo partecipativo. Chiederemo di ascoltare e riferire, in Prefettura abbiamo sempre trovato persone e risposte competenti”.

Acqua: presidio in piazza Roosvelt

Bologna Today ha atteso Andrea Caselli per conoscere l’esito dell’incontro a Palazzo Caprara: “Abbiamo incontrato il Dottor Riccardi al quale abbiamo segnalato dettagliatamente e democraticamente anche sulla questione delle tariffe. La Presidente della Provincia Draghetti non ha ancora firmato delibere di riduzione. Abbiamo riferito che fare a pezzi il referendum è grave e lesivo del meccanismo democratico che mette a rischio le stesse istituzioni democratiche, una fase insolita e nuova”.

Non si tratta di un’iniziativa isolata quella di oggi: si è manifestato davanti alle Prefetture di molte città della Regione. “Se la norma non viene cancellata, seguiranno altre iniziative e non escludiamo una possibile manifestazione nazionale” continua Caselli “Ci incontreremo martedì prossimo per dettagliare una campagna su entrambi i quesiti referendari. Diffideremo Ato (Autorità della Provincia di Bologna e dei suoi 60 Comuni per occuparsi di indirizzo, monitoraggio e controllo di gestione nei settori delle risorse idriche e dei rifiuti solidi urbani - ndr.) e chiediamo a tutti l’impegno in difesa di 27 milioni di cittadini”.

REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO. Quesito 1: quesito per l'abrogazione dell'art. 23 bis della legge 133/2008 in base alla quale la gestione del servizio idrico può essere affidata a soggetti privati attraverso gara o a società a capitale misto pubblico-privato.
Quesito 2: quesito per l’abrogazione dell'articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 secondo il quale è possibile determinare la tariffa del servizio idrico integrato "in base all'adeguata remunerazione del capitale investito.


 

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