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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Enrico Mattei

Adama rinchiusa al Cie: per lei si aprono spiragli

Presentata richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari. Associazione Trama di Terre di Imola ha messo a disposizione le proprie strutture per accoglierla

Dopo i numerosi appelli lanciati per la liberazione di Adama e l'interessamento alla sua vicenda del neo-ministro Anna Maria Cancellieri, si aprono nuovi spiragli sulla vicenda.

E' partita una richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari per la donna senegalese trattenuta da tre mesi nel CIE (centro di identificazione ed espulsione) di via Mattei, dopo aver chiesto aiuto alle forze dell'ordine in seguito a violenze e soprusi subiti dal suo convivente e aguzzino a Forlì.
La richiesta è stata presentata dal legale che si occupa del suo caso, l'avv.Andrea Ronchi. "Oggi formalizzerò - ha spiegato l'avv.Ronchi - una richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari alla Questura di Bologna, con collocazione di Adama all'Associazione Trama di Terre di Imola, che ha messo a disposizione le proprie strutture per accogliere la signora Adama. Questo sulla base delle condizioni di salute della cittadina straniera e della mancanza di attualità delle ragioni che hanno comportato il trattenimento al Cie".

LA VICENDA. Il caso sciagurato di Adama è stato solelvato e portato alla pubblica attenzione durante la giornata contro la violenza sulle donne di venerdì scorso. Adama è infatti una donna che ha subito soprusi, perpretati e brutali, dal suo compagno-carnefice. Una volta trovato il coraggio di denunciarlo però Adama, migrante clandestina, è finita in una nuova prigione, il Cie, dove è rinchiusa dallo scorso agosto a cuasa della sua posizione irregolare sul nostro territorio.

APPELLI E MOBILITAZIONI. Della vicenda si sono occupate associazioni e istituzioni locali, lanciando appelli accorati affinche Adama venisse liberate e condannando in molti la Legge secondo la quale alla donna è stato riservato questo trattamento (legge Bossi Fini). Una legge che per l'assessore Matteo Lepore metterebbe in imbarazzo l'Italia sul piano internazionale: "E' stato difficile - ha raccontato l'assessore - per me spiegare ai colleghi europei, quante e quali drammatiche assurdità preveda la legislazione italiana in tema di immigrazione, dal mancato riconoscimento della cittadinanza per i "nuovi italiani" ragazzi nati in Italia da famiglie straniere, alle follie dei CIE".
Le vicissitudine della senegalese sono infine giunte all'attenzione del ministero dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, infatti, ieri ha reso noto di aver avviato una "scrupolosa verifica" in merito alla situazione.
 

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