Aeroporto Marconi: 'Sporcizia e disorganizzazione la fanno da padrone'
Cartacce, bottiglie, fazzoletti gettati a terra. Aree di attesa insufficienti, servizi igienici sguarniti. La denuncia dagli utenti, oggi in partenza dallo scalo bolognese, snodo nevralgico del trasporto aeroportuale del Paese
Sporcizia e disorganizzazione la fanno da padrone all'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, è la denuncia un lettore in procinto di partire per le ferie stamattino, dallo scalo felsineo.
SPORCIZIA E INCURIA. "Dovendo aspettare qualche ora - scrive Gabriele - prima del rituale check-in&imbarco, ho avuto modo di apprezzare quanto di "bello" ha da offrire il Marconi: nelle aree d'attesa fornite di sedie, il sudiciume imbratta sia il pavimento che le sedie stesse, costringendo i viaggiatori a passare il dito sulle superfici per verificare l'effettiva agibilità dell'appoggio raccogliendo, invece, un polpastrello di polvere".
Per terra giacciono cartacce, bottigliette di plastica, tovaglioli e fazzoletti, segno del passaggio di qualche incivile che lascia in bella mostra il suo evitabile "autografo".
POSTI A SEDERE INSUFFICIENTI. Oltre al sudiciume e all'incuria - lamenta Gabriele - "Nella nuova ala al piano terra dell'aeroporto, quella degli sportelli check-in dal numero 1 al 45, oltre al bar e ai frigoriferi self service non c'è nient'altro capace di offrire conforto all'utente che aspetta di imbarcare i propri bagagli in stiva: anziani e madri con figli piccoli a seguito sono costretti a ricavare "sedie" di fortuna dai carrelli utilizzati per il trasporto delle valigie, data l'assenza di aree di attesa (vedi foto gallery), quando le poche seggiole più vicine sono distanti diverse decine di metri".
SERVIZI IGIENICI SGUARNITI. Infine, a corollario della ben poco lusinghiera situazione dipinta, il lettore si sofferma sullo stato delle toilette. "Stendiamo poi un velo pietoso - chiosa Gabriele - sullo stato dei servizi igienici: la mancanza del sapone non fa più notizia e se le macchinette asciuga-mani sono fuori servizio o in manutenzione, il buon viaggiatore può solamente ricorrere ai propri jeans o ai propri fazzoletti per ovviare al problema".
Questa la situazione riportata oggi da un utente di uno degli aeroporti maggiori di Italia, snodo nevralgico del trasporto aeroportuale del nostro Bel Paese, nonchè 'cavallo di battaglia' del capoluogo felsineo.
