Sciopero all'aeroporto Marconi di Bologna il prossimo 27 settembre. La mobilitazione, indetta dai sindacati per tutto il personale dello scalo felsineo, avrà una durata di 4 ore. Ovvero alle 12 alle 16.

A monte della protesta - avanzata da varie sigle e settori sindacali - la cinquantina di lavoratori che rischiano di rimanere senza impiego per effetto della scelta di Sab, la società di gestione dello scalo, di-reinteralizzare una serie di attività finora in appalto (info-point, movimentazione carrelli portabagagli, vigilanza e altro).

Tra sindacati e Sab il braccio di ferro va avanti da tempo e la stessa società di gestione, ferma nell'opporsi alla richiesta di assorbire esuberi di altre aziende, aspetta al varco i rappresentanti dei lavoratori per misurare quanta ''forza'' c'è in questa mobilitazione. "Il giorno dopo valuteremo l'adesione", hanno infatti detto dallo scalo di via Triumvirato. Tre giorni prima dello sciopero si riunirà il tavolo di crisi in Provincia, ma al momento le varie sigle sono concentrate sulla riuscita della giornata di mobilitazione.

"Posso capire che non debba essere Sab a farsi carico di lavoratori in appalto di altre aziende- riconosce la Camera del lavoro- ma noi chiediamo uno sforzo per trovare una soluzione occupazionale per queste persone"; per alcune di loro, come le 17 addette l'Info-point, l'unica alternativa al momento è conservare un impiego ma a Molfetta. Insomma, si chiede a Sab di non girarsi dall'altra parte. "Inoltre, c'è tutto un tema di riorganizzazione interna in Sab: chi ci lavora- segnala Alessio Festi, della segreteria della Camera del lavoro - dovrà affrontare nuovi carichi di lavoro e su questo non c'è confronto; non vorremmo che ci fosse un aggravio delle condizioni di lavoro del personale di Sab".