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Cronaca

Coronavirus: al Marconi info in tre lingue per i passeggeri in arrivo dalle aree a rischio

Un’altra informativa, più dettagliata in italiano ed inglese è affissa in prossimità degli arrivi extra-Schengen

"Le misure che in queste settimane sono state approntate dalle Istituzioni nazionali e dalla nostra Regione mi paiono serie ed efficaci". Così l'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi in una nota scritta (letta dall'assessore Virginia Gieri), in sede di Question Time, in risposta alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega) sulle misure di prevenzione contro il coronavirus all'aeroporto Marconi. 

La Regione ha infatti messo in piedi un'unità di crisi anche se, al momento, in Emilia-Romagna non si registrano casi.

Come fanno sapere dal Ministero sono "in arrivo negli aeroporti, assunti direttamente dal ministero della Salute, medici e infermieri di supporto al personale sanitario già in servizio negli scali italiani per riconoscere eventuali casi sospetti in arrivo dalla Cina. Si parte con Fiumicino e Malpensa, per poi completare l’operazione negli altri aeroporti italiani con maggiore traffico internazionale, tra cui Venezia e Verona,Napoli". Inoltre a Roma "si è tenuta una sessione di formazione per i nuovi medici e infermieri che potenzieranno i controlli negli aeroporti". 

"Per quanto riguarda gli ambienti aeroportuali - specifica Barigazzi nella sua risposta - la competenza in situazioni come questa non è delle Aziende Sanitarie".

"Attualmente l’Aeroporto di Bologna non dispone di voli diretti da/per la Cina - questa l'informativa del Marconi - la nostra società è in contatto costante con ENAC Bologna – Ministero dei Trasporti e con il locale Ufficio di Sanità Aerea – Ministero della Salute e agisce nel rispetto da quanto previsto dal Ministero della Salute. La società ha ricevuto dal Ministero della Salute e diffuso su tutti i monitor in aeroporto una informativa in tre lingue (italiano, inglese e cinese) rivolta ai passeggeri in ritorno da aree a rischio Coronavirus, con raccomandazioni di prevenzione e l’invito a rivolgersi al numero gratuito del Ministero 1500 per informazioni. Un’altra informativa, più dettagliata in italiano ed inglese, anch’essa prodotta dal Ministero della Salute, è affissa in prossimità degli arrivi extra-Schengen, con riferimento in particolare ai passeggeri in arrivo (con scali) dall’area di Wuhan - quindi - 
per gli Aeroporti italiani che non hanno voli diretti con la Cina, non sono al momento previste altre azioni. La nostra società rimane comunque costantemente aggiornata e parteciperà nei prossimi giorni ad un incontro sul tema, con ENAC Bologna, Ufficio di Sanità Aerea, Compagnie aeree e Società di Handling, per verificare l’eventualità di adottare ulteriori misure. Eventuali casi saranno, comunque, gestiti con protocolli specifici già previsti dal Ministero della Salute.”

Per ciò che riguarda l’ambulatorio in aeroporto, il cui utilizzo al momento non è previsto per gestire casi di passeggeri infetti, la sua integrazione con la presenza di un medico è in via di definizione di concerto con l’ASL con avvio nelle prossime settimane.

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