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Cronaca Navile

Rumore aeroporto, la ministra incontrerà i vertici di Bologna

Nei giorni scorsi la protesta dei cittadini del Navile a Palazzo D'Accursio. La proposta del capogruppo Mazzanti: "Spostare voli su altri scali per alleggerire il Marconi"

Come promesso sabato ai cittadini che hanno protestato nel cortile del Comune di Bologna, il sindaco Virginio Merola oggi ha parlato del rumore provocato dagli aerei che fanno scalo al Marconi con la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

Lo riferisce l'amministrazione comunale, con una nota diffusa al termine del faccia a faccia dedicato a diversi dossier aperti sulle infrastrutture bolognesi. "Il sindaco ha parlato con il ministro della questione del rumore aeroportuale - fa sapere Palazzo D'Accursio - trovando la sua disponibilità a incontrare il presidente dell'aeroporto Marconi", Enrico Postacchini.

De Micheli, inoltre, si è detta disponibile anche "a partecipare al convegno internazionale dedicato al tema che il Comune intende organizzare nei prossimi mesi", aggiunge l'amministrazione. 

Spostare su altri scali

Ridurre l'impatto acustico? Lo si può fare anche spostando una parte dei voli sugli altri aeroporti dell'Emilia-Romagna e anche su quello di Firenze. È l'ipotesi evocata dal capogruppo del Pd a Palazzo D'Accursio, Claudio Mazzanti, che ne ha parlato in occasione del Consiglio comunale di ieri.

"L'Enac non deve obbligatoriamente caricare Bologna a questi livelli", afferma Mazzanti. Il numero di voli che oggi interessano il Marconi si potrebbe dunque "riequilibrare, per recuperare - continua il capogruppo - una funzionalità maggiore".

Mazzanti ipotizza uno spostamento del 30% o 40% dei voli: "la nostra regione ha altri spazi, a Forlì a Rimini e a Parma dove poter bilanciare questa attività. E poi c'è Firenze, che si trova a soli 40 minuti di Alta velocità", ricorda Mazzanti. Si puo' pensare ad un "polo" aeroportuale, continua il capogruppo del Pd, "se ci sono le condizioni e se gli altri aeroporti ci stanno". Perche' naturalmente "parliamo di entita' autonome e devono essere d'accordo", aggiunge Mazzanti, sottolineando che in ogni caso un'operazione simile "richiederebbe del tempo".

Intanto, Mazzanti torna a sollecitare Enac e Enav: "i due organismi non si sono mai presentati a una riunione anche se formalmente convocati, né in Comune né in Quartiere. Quanto meno, di recente c'è stato un fatto positivo, perché le pressioni fatte sul territorio hanno portato la direzione generale di Enac ad aprire un confronto".

Infine, c'è il tema di un'eventuale modifica della legge sui livelli di rumore: "Basterebbe un semplice decreto, però capisco che nessun Governo lo abbia mai fatto - conclude il dem - perche' l'80% degli aeroporti nazionali andrebbe fuori dai limiti".

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