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Cronaca Savena / Via Augusto Murri

Aggressioni sul bus: senza biglietto si scagliano sui controllori, due ragazzi denunciati

Autori dei due episodi violenti a bordo di altrettanti mezzi Tper sono due giovani, uno di loro è minorenne: denunciati

Due aggressione a bordo di atrettanti autobus Tper si sono registrate nel giro di due giorni. Si tratta di due distinti episodi, uno avvenuto alle ore 22:30 di domenica e l'altro intorno alle 13 di ieri, quando due squadre di controllori della società di trasporti, una in servizio sull’autobus di linea nr. 25 e l’altra sul nr. 96, hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri poiché due viaggiatori sprovvisti di biglietto avevano rifiutato di sottoporsi alle relative verifiche, reagendo anche con modi aggressivi.

Il primo “portoghese”, un camerunense di 28 anni, residente a Loiano, è stato controllato in via del Gomito (autobus nr. 25) dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, inviati sul posto dalla Centrale Operativa del 112 che aveva ricevuto una richiesta di ausilio di tre controllori Tper che riferivano di avere difficoltà a identificare un cittadino. All’arrivo dei militari, il camerunense, già denunciato in contesti simili e quasi sempre a Bologna, è stato accompagnato in caserma e successivamente denunciato per interruzione di pubblico servizio, rifiuto di fornire le indicazioni sull’identità personale e mancata esibizione di un valido documento d’identità e di soggiorno.

Il secondo viaggiatore, un 17enne di Bologna, è stato controllato in via Augusto Murri, angolo con via Alfredo Oriani (autobus nr. 96) dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro unitamente ai militari del Nucleo Radiomobile. Il minorenne, anche lui sprovvisto del biglietto, dapprima ha rifiutato di fornire un documento di riconoscimento ai controllori che dovevano sanzionarlo, poi ha rilasciato false generalità e per ultimo è passato alle mani aggredendo il personale in servizio e i Carabinieri intervenuti che dopo averlo tranquillizzato lo hanno accompagnato in caserma e riaffidato alla madre. Il 17enne dovrà rispondere di oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità proprie o di altri.

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