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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Studiare e lavorare all'estero per 'Ristabilire i rapporti sfaldati dalle guerre'

Al comitato di Bologna è stato riconosciuto il premio entrepreneurship (imprenditorialità), risultando come quello che in un solo anno ha avuto la maggiore crescita fra tutti i comitati d'Italia

Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales: è questo il nome di una associazione no-profit che lavora sodo per ristabilire tra gli studenti di tutto il mondo quei rapporti che era stati irrigiditi e sfaldati dalla seconda guerra mondiale e che anche a Bologna ha una suo comitato. 

E' Grazia Ponsillo a raccontare come avvengono queste esperienze all'estero e perchè la storia del comitato felsineo è così particolare. 

Che cos'è esattamente AIESEC? Di cosa si occupa e come/dove è nata?

AIESEC è un'associazione no-profit, l'acronimo che sta per “Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales”. Nasce nel 1948 a Liegi, in Belgio, da alcuni studenti provenienti da sei nazioni diverse. Le intenzioni che spingono questi studenti alla creazione dell'associazione è la formazione di una cooperazione internazionale, con il nobile scopo di ristabilire tra gli studenti di tutto il mondo quei rapporti che era stati irrigiditi e sfaldati dalla seconda guerra mondiale.

La nostra associazione vuole contribuire allo sviluppo dei Paesi in cui opera muovendosi per la cooperazione e per la comprensione internazionale. A rendere possibili le finalità dell'associazione sono gli scambi internazionali, attraverso cui gli studenti vivono all'estero, lavorando in aziende e organizzazioni che collaborano con la nostra associazione. 

Offriamo agli studenti universitari un percorso strutturato attraverso cui ognuno può acquisire abilità quali teamwork, time management, sviluppo della leadership, organizzazione di eventi, gestione contabile. La vasta scelta fra i nostri progetti permette di andare in contro agli interessi e alle passioni di tutti. 

Avete avuto un riconoscimento dell'ONU, è corretto?

La collaborazione di AIESEC con l'ONU inizia nel settembre 2015. Le Nazioni Unite, definendo i Sustainable Development Goals, evidenziano che i 17 goal per essere raggiunti entro il 2030, devono essere responsabilità di ogni individuo, associazione e organizzazione. In questa visione si unisce a due delle più grandi organizzazioni che rappresentano i giovani in Europa, tra cui AIESEC. 

Il vostro lavoro è rivolto ai giovani, target 18-30 anni: come sono questi ragazzi e cosa vogliono dalla vita?

Il nostro lavoro è rivolto a giovani dai 18 ai 30 anni motivati, che abbiano voglia di mettere in pratica le loro capacità e che sappiano quanto sia importante mettere alla prova sé stessi attraverso un'esperienza che permette lo sviluppo del proprio potenziale, sia professionale che personale. La prerogativa indiscussa di chi parte con AIESEC è scommettere su se stessi, con la consapevolezza che se si resta sempre nello stesso punto è difficile cambiare le cose, anche nel proprio piccolo. Ciò che accomuna coloro che scelgono di partire è la speranza di poter tornare e fare la differenzadopo aver arricchito il proprio bagaglio di esperienza.

Che dire sulla sezione bolognese? Numeri e notizie di questi tre anni di attività?

Il Comitato di AIESEC Bologna ha una storia singolare. Tutto ebbe inizio da una studentessa di Scienze Politiche a Forlì, Francesca. Venuta a conoscenza di AIESEC tramite degli amici era intenzionata a partire per un progetto con l'associazione, ma né a Forlì né a Bologna vi era ancora la presenza di AIESEC. Autonomamente, tramite il sito, riesce a fare richiesta per un progetto di volontariato in Paraguay e viene accettata. Si innamora sia del Paese, del progetto, sia dell'organizzazione che le aveva dato modo di realizzare la sua esperienza. Tornata in Italia, dopo aver concluso la triennale a Forlì , Francesca si trasferisce a Bologna per completare il suo percorso di studi iscrivendosi ad una Magistrale, e qui era intenzionata alla creazione del Comitato AIESEC Bologna.

Il percorso non è stato per nulla facile, non avendo né una sede in cui esercitare né tanto meno delle direttive da parte di qualcuno che la indirizzasse, in quanto erano in pochi a conoscere AIESEC. Grazie ad un ex Presidente del comitato di Torino, e all'aiuto degli expansion manager riesce ad ottenere l'expansion (sede in apertura). Il processo di affermazione da expansion a Comitato effettivo deve soddisfare precisi criteri e necessità di cui Francesca, insieme alle persone da lei ingaggiate, sono riusciti ad essere soddisfatti. Nella primavera 2013 il comitato viene proclamato effettivamente dal Nazionale. Un anno dopo, a maggio del 2014, il Nazionale dà un importante premio di riconoscimento al comitato di Bologna, precisamente il premio entrepreneurship (premio imprenditorialità), risultando come il comitato che in un solo anno ha avuto la maggiore crescita fra tutti i comitati d'Italia.

In questi 3 anni di attività siamo riusciti ad ospitare 145 studenti stranieri, e a far partile oltre 150 studenti da Bologna. Il nostro impegno va oltre questi numeri, e abbiamo la speranza che sempre più studenti conoscano AIESEC proprio perché sappiano che se solo volessero potrebbero sbloccare il proprio futuro.

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