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Cronaca

Cresce l'abuso di alcol tra i giovani, Ausl: 'La sbornia è cercata'

Lo rivela una ricerca condotta in città. 'I ragazzi hanno pochi soldi, il mercato si è adeguato con alcolici a basso costo o con i venditori abusivi. Ma sta prendendo piede anche il fai da te'

Cresce sia il consumo quotidiano sia l'abuso occasionale di alcol tra i giovani. Lo rivela Raimondo Pavarin, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico sulle dipendenze dell'Ausl di Bologna: "I ragazzi sono informati e conoscono benissimo i rischi che corrono e i problemi che possono avere", per cui arrivano a "pianificare i momenti in cui avranno questo tipo di atteggiamenti", la fine della giornata per non interferire con le attività di lavoro o studio e in base agli impegni del giorno dopo. Un quadro che emerge da una ricerca presentata oggi e realizzata nell'ambito del progetto "AllCool", finanziato dalla Ue con lo scopo di contrastare appunto la tendenza alle grandi bevute occasionali (heavy episodic drinking) tra i giovani a basso reddito e laureati disoccupati in Italia, Portogallo e Spagna. 

Quindi una sbornia cercata per lo più per lo sballo, per divertirsi, come per le sostanze stupefacenti e, l'unico vero freno sarebbe il denaro: "I ragazzi hanno pochi soldi a disposizione per ubriacarsi e quindi escono coi i soldi contati (10 o 15 euro). Allo stesso tempo, però, si è adeguato il mercato, o con alcolici a basso costo (i famosi cicchetti a un euro) o con i venditori abusivi. Ma sta prendendo piede anche il fai da te. I ragazzi si preparano a casa i cocktail che poi portano in giro dentro a bottiglioni di plastica, il più delle volte nascosti nello zaino, anche per evitare le multe" quindi "non c'è neanche più bisogno di entrare nel locale" e poi "balotta fuori dai locali che fanno tendenza- spiega Pavarin- e poi ci si sposta da un posto all'altro".

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