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Cronaca Santo Stefano

Alcol e giovani: "Al Pronto soccorso catena di minori". Parte campagna informativa

Così la presidente del quartiere Santo Stefano in occasione del lancio della nuova campagna per invitare i giovani a non alzare il gomito. Lo slogan è "Bevi, ma non ti imbrescare. Balla, ma non ti sballare. Il tuo sarà divertimento vero e sereno, non una tragedia"

Se "il sabato sera, nei Pronto soccorso di Bologna c'è una ''catena'' di minorenni, anche di 14 anni, intossicati dall'alcol", come dice la presidente del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti, allora "serve ''impegno di tutti, tutti quanti, per fare qualcosa". Fino a, come propone il presidente della Fipe-Ascom (che associa i bar e i pub) Mauro Montaguti, sollecitare i vigili "perchè svuotino le bottiglie vendute abusivamente in strada, nei tombini". O ancora, dice Giorgetti, "bisognerebbe impegnare ex agenti in pensione per combattere i venditori abusivi di alcol nelle piazze, mandare in strada più agenti, fare più controlli, agire sulle scuole, sulle famiglie". Anche perchè "la politica del Comune sugli assistenti civici è fallimentare, da noi in Santo Stefano ce ne saranno quattro".

2016041802075400850-2Giorgetti e Montaguti parlano stamane durante una conferenza stampa all'Ascom, dove viene lanciata una nuova campagna, con cartelloni nei locali, ma anche in quartiere, nei negozi, nelle scuole, nei centri sportivi, per invitare i giovani a non alzare il gomito. Lo slogan è "Bevi, ma non ti imbrescare. Balla, ma non ti sballare. Il tuo sarà divertimento vero e sereno, non una tragedia" e vuole, appunto, scuotere adolescenti e giovani.

Si parte dal Santo Stefano, ma l'intenzione è di allargare la campagna a tutta la città. Accanto a Montaguti e Giorgetti, che invoca un budget sulle politiche giovanili a livello comunale proprio sul tema dell'uso dell'alcol, ci sono il direttore Ascom Giancarlo Tonelli, il presidente della commissione Attività produttive del quartiere, Simone Alcione. Tutti sollecitano "un'azione sinergica- spiega Tonelli- che chiami in causa non solo gli esercenti, ma l'intera società, nell'educazione, la repressione e nella lotta contro chi vende alcol in strada". 

Agenzia Dire

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