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Cronaca Via de' Carracci

Stazione AV Bologna, ancora disagi a un anno dal via: "Deprimente e scomoda"

Continuano a piovere critiche sulla stazione Alta Velocità felsinea che, a quasi un anno dal taglio del nastro, risulta per gli utenti "un luogo orrendo, aperto ben prima di essere anche solo lontanamente terminato"

Non ha compiuto ancora un anno di età la nuova Stazione dell'Alta Velocità di Bologna (l'inaugurazione l'8 giugno del 2013) e ha già una reputazione di cui ci si inorgoglisce ben poco: se le prime critiche (a due giorni dall'apertura ci pioveva dentro) sono state smorzate dal fatto che i lavori erano ancora in progress, dopo 10 mesi di AV e migliaia di passeggeri e pendolari in transito, se ne discute persino in alcuni blog (questo quello che abbiamo documentato dopo le piogge di febbraio), dove la "gare" felsinea viene descritta come "fredda, deprimente, scomodissima da utilizzare".

E' il blogger Massimo Mantellini, questa volta, a pubblicare un piccolo reportage sulle problematiche non solo estetiche dell'infrastruttura che sembrava inizialmente voler rendere Bologna più competitiva a livello internazionale: "La deprimente nuova stazione dell’Alta Velocità di Bologna - scrive Mantellini su Mante Blog  - è uno specchio di questo Paese. Paradossalmente è un segno della parte migliore di questo Paese che si è incamminata da tempo per diventare uguale a quella peggiore. Ogni volta che ci passo mi chiedo come sia possibile che un viaggiatore qualsiasi sia sottoposto ad un simile spettacolo. Penso ad un turista straniero che la attraversa e mi vergogno per noi. Un luogo orrendo, aperto ben prima di essere anche solo lontanamente terminato, freddo e deprimente, scomodissimo da utilizzare".

Nuova stazione AV, un anno dopo: lo 'stato dell'opera'

Già noi di BolognaToday avevamo chiesto ai passeggeri in transito da Bologna come si trovassero in questa stazione nuovissima e parzialmente incompiuta: qualcuno ci aveva fatto notare come "orientarsi risulta difficile", che "le indicazioni per i binari sono insufficienti e confuse", che la "voce dell'altoparlante si disperde in modo tale  da rendere incomprensibile qualsiasi messaggio di ritardo o altro". Il clou però lo si raggiunge ogni qual volta piova abbondantemente: pozzanghere e tratti molto scivolosi, rumore della pioggia che copre le voci, goccioloni che cadono dal soffitto. Insomma, uno snodo ferroviario nevralgico come quello bolognese pare non sia - almeno per ora - in possesso di un biglietto da visita all'altezza!

Nuova Stazione AV: pioggia dentro, infiltrazioni e crepe

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