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Cronaca

Crimine organizzato, Amato: "Mafie si nascondono dietro reati finanziari sofisticati, serve aggredire beni"

Così il procuratore capo di Bologna in audizione alla commissione parlamentare antimafia

"La difficoltà nel contrasto alla criminalità organizzata è il fatto che raggiunge livelli di grande sofisticazione". Il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato spiega così lo stato dell'arte nella lotta alla mafia in Emilia in audizione alla commissione parlamentare antimafia.

Si parla dei famosi 'reati spia', ovvero quei reati di natura fiscale che nascondono sotto mentite spoglie il provento di traffici delle mafie, mascherate spesso poi da una patina di prestanome e professionisti compiacenti che si occupano di 'ripulire' il denaro con acquisizioni e operazioni alla luce del sole, anche se spesso di natura opaca.

Amato cita i "reati fiscali, come il riciclaggio e l'autoriciclaggio" e spiega come questi siano "più difficilmente percepibili e che necessitano di un forte sforzo dell'approfondimento investigativo e un impegno di personale che va tenuto in considerazione". Prendendo spunto dalla recente operazione 'Grimilde', uno strascico di Aemilia, il procuratore capo "testimonia che alla contestazione del 416 bis si affiancano reati finanziari che sono il nuovo volto della criminalità organizzata, ad esempio l'interposizione fittizia".

Mafie e colletti bianchi, le contromisure

Oggi più che mai quindi, per mettere i bastoni tra le ruote delle mafie e non permettere loro di manovrare, serve, acccanto al contrasto "di natura penale sostanziale" mettere in campo strumenti preventivi Amato a tal proposito parla di "misure patrimoniali, di prevenzione patrimoniale, di sequestro e confisca per equivalente, sia per la residuale possibilità di applicare la responsabilità amministrativa degli enti".

Insomma, congelare i conti, sequestrare in via preventiva le disponibilità economiche che costituiscono sospetto provento illecito, a garanzia anche di poter rientrare delle cifre magari estorte con la forza. Oltre ai sequestri e alle confische, conclude Amato "si stanno valorizzando altre misure come quelle dell'amministrazione giudiziaria e del controllo giudiziale. Misure importanti che permettono, in condizioni diverse dalla confisca, di conservare l'operativà dell'impresa che ne costituisce l'oggetto".

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