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Cronaca

Ambiente, lettera aperta a Bonaccini: "Su inquinamento e trasporti si cambi rotta"

Cordata di realtà 'verdi' con Legambiente e Fridays for Future, Wwf, Extinction rebellion

Stefano Bonaccini deve intervenire "con coraggio e senza esitazione" sullo smog, i cambiamenti climatici e gli altri problemi ambientali dell'Emilia-Romagna. A due settimane dal voto regionale che lo ha confermato presidente e alla vigilia della scelta del nuovo assessore all'Ambiente, il governatore riceve il sollecito di 58 sigle della galassia ambientalista, tra cui Wwf, Extinction rebellion, Legambiente, Fridays for future, i consumatori, le realtà dei ciclisti e i comitati locali che si battono su temi ambientali.

Nell'appello, inviato questa mattina, le associazioni auspicano che "alle affermazioni inevitabilmente generiche della campagna elettorale possa immediatamente seguire un programma di azioni di tutela economico-ambientale radicale e precise prese di posizione ben pianificate, anche in controtendenza con la passata legislazione regionale come ad esempio rispetto al Prit (Piano Regionale Integrato Trasporti) che a nostro parere rappresenta un paradosso nella battaglia contro i combustibili fossili inquinanti e climalteranti, e ci attendiamo una pianificazione di transizione ecologica su tutte le tematiche che riguardano l'ambiente".

Si reclama, dunque, quella eco-svolta annunciata in campagna elettorale. A partire dalla lotta allo smog. "Ricordiamo che l'Emilia-Romagna è la regione che emette in atmosfera più Co2 pro-capite, circa nove tonnellate per persona, contro una media di sette tonnellate italiane e che l'intera pianura padana in cui si colloca l'Emilia-Romagna è tra i territori più inquinati del mondo per l'aria". Ma la svolta viene chiesta anche su consumo di suolo, fonti rinnovabili, pulizia del mare e altri fronti ambientali.

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 La transizione ecologica, scrivono comitati e associazioni, "non può essere considerata come un elemento di rinuncia per il sistema produttivo, ma come opportunità per costruire azioni su settori strategici completamente nuovi e su questo l'Emilia-Romagna potrebbe fungere da modello d'avanguardia e trainante a livello nazionale ed europeo".

Per imprimere la svolta le realtà che si battono su temi ambientali chiedono ascolto, "molto più di quanto abbiamo sperimentato in passato". A Bonaccini viene chiesto di "prevedere, sin da ora, occasioni di consultazione e confronto", con "tavoli permanenti di approfondimento, analisi ed impegno". "Vogliamo essere protagonisti in prima linea- si legge ancora nell'appello- della conversione green di questa Regione, che può e deve essere, a nostro avviso, un faro per il resto del paese sul fronte ambientale". Le associazioni confidano nella disponibilità di Bonaccini "assicurandole che saremo molto attenti e vigili nel valutare pregi e difetti del suo operato". (Bil/ Dire)

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