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Cronaca

Amianto nell'acqua che beviamo, il Comune risponde al consigliere Bugani

Il consigliere 5 Stelle ha presentato un'interrogazione in Consiglio: chiarimenti erano arrivati dall'assessore Rizzo Nervo e in un post di oggi sul sito del Movimento Bolognese, se ne parla ancora

Dopo la proiezione del documentario H2A sull'amianto nelle tubature dell'acqua (LA VIDEO-INTERVISTA ALL'AUTORE), una certa inquietudine serpeggia in città.

Il consigliere 5 Stelle Massimo Bugani ha presentato una interrogazione in sede di Consiglio sulla presenza di amianto nell'acqua che arriva nelle nostre case: chiarimenti erano arrivati dall'assessore Luca Rizzo Nervo, ma in un post di oggi sul sito del Movimento Bolognese, se ne parla ancora, con la risposta del dirigente delegato Settore Coordinamento Sociale e Salute​ Dott. Massimiliano Danielli. 

1. La frequenza con cui Hera (azienda multiservizi bolognese - ndr) effettua campionature di acqua allo scopo di ricercare fibre di amianto: Hera effettua campionature di acqua allo scopo di ricercare la presenza di fibre di amianto in ottemperanza a quanto stabilito nel Piano di Controllo Analitico dedicato. I punti di campionamento su cui viene ricercata la presenza di amianto nel territorio del Comune di Bologna sono 12, con una frequenza di controllo pari a 1 volta all’anno.

2. I criteri con cui sono stati scelti i siti dei campionamenti: i 12 siti di campionamenti sono rappresentativi della rete acquedottistica per Quartiere (9 punti), più le uscite dalle tre centrali di potabilizzazione situate nel Comune di Bologna.

3. Accesso ai dati relativi alla presenza, al tipo e alle metodiche analitiche adottate per rilevare l’amianto: la metodica analitica applicata da Hera prevede, come indicato, la lettura/conteggio delle fibre eseguiti tramite la tecnica della microscopia elettronica a scansione (SEM) e conferma mediante microanalisi con spettrometria a raggi x. Gli esiti sono espressi in numero di fibre/litro distinte sulla base della lunghezza in superiori e inferiori a 10µm (micron). L’analisi viene eseguita in accordo a quanto stabilito dal DM 6/9/1994 Allegato 2 (determinazione quantitativa delle concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse in ambienti indoor) adattando tale metodo alla matrice acquosa in quanto non esistente ad oggi una normativa ufficiale di riferimento.

Dal 2003 a tutt’oggi sono stati effettuati 150 controlli da parte di Hera. Nessuno di tali campioni eseguiti da Hera ha evidenziato la presenza di fibre.

4. Dati degli ultimi 10 anni relativi alla frequenza con cui si sono verificati episodi di rottura delle tubazioni di adduzione in cemento-amianto e alle zone interessate: dai dati tracciati a sistema informativo dal 2007 ad oggi, nel territorio del Comune di Bologna sono state registrate 1450 rotture su condotte in cemento-amianto.

5.Conoscere la procedura adottata per la riparazione delle tubazioni in cemento-amianto: ​in base all’art 256 del D.Lgs 81/2008, i lavori su materiali contenenti amianto possono essere effettuati esclusivamente da imprese rispondenti ai requisiti di cui all’art.212, comma 8, del D.Lgs. 152/2006, con iscrizione in corso di validità all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per le categorie 10A o 10B. Gli interventi sulle condotte in cemento-amianto vengono effettuate da ditte che possiedono i requisiti sopra indicati, verificati da Hera in fase di espletamento delle procedure di gara.

Come richiesto dalla normativa , viene inoltre redatto il Piano di Lavoro Generale (PLG) previsto dall’art.256 del D.Lgs 81/08 con lo scopo di gestire, nel rispetto della salute dei lavoratori e a salvaguardia dell’ambiente, gli interventi di manutenzione e rimozione di tubature in cemento-amianto utilizzate per l’adduzione e la distribuzione dell’acqua potabile o per il coinvolgimento delle acque reflue. Il Piano di Lavoro Generale contiene tutte le informazioni delle imprese e dei lavoratori incaricati ad eseguire interventi sulle tubazioni in cemento-amianto per conto di Hera. Il PLG viene condiviso con le AUSL del territorio ed è adottato obbligatoriamente da tutte le ditte che lavorano per conto di Hera sulle condotte in cemento-amianto. Infine, ad ogni intervento viene inviata una notifica alla AUSL di competenza per consentire le attività di controllo e vigilanza, a garanzia dei lavoratori e dell’ambiente.

6. Conoscere le eventuali procedure messe in atto dopo le riparazioni allo scopo di verificare la presenza di fibre di amianto: fermo restando le valutazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità sulla presenza di fibre di amianto nell’acqua potabile (“Linee guida per la qualità dell’acqua potabile” versione italiana linee guida WHO 1993 a cura di Funari, Attias, Bottoni – 1996 – Pitagora editore – Bologna), le risultanze dell’ultima edizione delle guide lines for drinking-water quality che non indica nessun valore soglia per la concentrazione di tale parametro nell’acqua potabile, i riferimenti della normativa comunitaria e della normativa italiana che non prevedono limiti per l’eventuale presenza di amianto nell’acqua destinata al consumo umano, al termine della riparazione Hera procede ad effettuare uno spurgo e un lavaggio finale della condotta prima di rimetterla in esercizio al fine di eliminare eventuali residui della lavorazione ed evitarne la dispersione, come stabilito nel citato PLG.

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