rotate-mobile
Cronaca

Amianto a Bologna: 749 i casi di malattie correlate al killer silenzioso

Così secondo i dati snocciolati da Ausl. Più della metà dei casi riguarderebbe persone che lavoravano negli stabilimenti delle Fs ed in particolare all'Ogr; il secondo "polo" di provenienza è quello delle officine Casaralta

Dal 1989 ad oggi sono 749 i casi di malattie correlate all'amianto censite dall'Ausl di Bologna sul proprio territorio di competenza. E' il dato fornito da Villiam Alberghini, responsabile dell'area Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Ausl, nel corso dell'istruttoria sull'amianto che si svolgerà per tutta la giornata di oggi a Palazzo D'Accursio. L'istruttoria, promossa dal Consiglio comunale, conta il coinvolgimento di 17 fra associazioni e comitati più altrettanti esperti. Il totale delle patologie registrate conta 286 casi di mesotelioma pleurico, 194 casi di carcinoma polmonare, 261 casi di asbestosi e placche pleuriche, otto casi di tumori alla laringe. "Sicuramente per il mesotelioma e in gran parte anche per il carcinoma- spiega Alberghini- si tratta di persone decedute".

Piu' della metà dei casi (403) riguarda persone che lavoravano negli stabilimenti delle Fs ed in particolare all'Ogr, riferisce sempre Alberghini; il secondo "polo" di provenienza (186 casi) è quello delle officine Casaralta: anche specializzate nel lavoro su materiale rotabile ferroviario. Sommando queste due voci si arriva a 589 casi, cioè il 91% delle 643 malattie censite sul territorio comunale di Bologna (che a loro volta rappresentano l'86% delle patologie registrate sul territorio dell'Ausl). Altri 54 casi provengono da aziende metalmeccaniche. Sui 286 pazienti ammalatisi di mesotelioma, che con l'amianto ha "un nesso causale- sottolinea Alberghini- fuori discussione", 265 casi (93%) sono legati ad una "esposizione professionale certa o possibile".
Tra gli operai Casaralta, aggiunge l'esperto dell'Ausl, l'incidenza di morti per mesotelioma risulta oltre il 300% superiore rispetto alla popolazione generale. E nei lavoratori che hanno avuto a che fare con l'amianto "continuiamo a vedere l'insorgenza di malattie, ma non siamo in grado- afferma Alberghini- di stabilire e prevedere quando questa incidenza cesserà": la situazione "è in rapida evoluzione e non siamo in grado di fare una previsione".

Ovviamente, su questo fronte continuano gli studi: l'Ausl ne ha già effettuato uno epidemiologico sulle Casaralta ed è in corso quello sull'Ogr, che si prevede venga completato per la fine di quest'anno o per l'inizio del 2015. Parallelamente, l'Ausl ha aperto anche un ambulatorio per l'assistenza degli ex esposti all'amiano: 115 quelli finora seguiti, provenienti soprattutto da Casaralta e Ogr. Alberghini, infine, fa un bilancio delle attività di rimozione: dal 2009 si parla di 4.042 tonnellate di amianto compatto e di 90 tonnellate di friabile. Quanto manca da fare? "Quanto sia ancora l'amianto distribuito sul territorio, con precisione- dichiara l'esperto- non lo sa nessuno". Di certo, l'amianto "si porta dietro un passato pesantissimo, che si proietta nel futuro- aggiunge Alberghini- per un tempo indefinibile". Tema che, conclude il dirigente Ausl, non riguarda solo chi con l'amianto ha lavorato prima della sua messa al bando: oggi, infatti, l'esposizione riguarda ancora i lavoratori addetti alla sua rimozione ed "i cittadini esposti a situazioni in cui l'amianto rilascia fibre".

Sono proprio gli effetti di lungo periodo, però, a far sentire oggi il proprio peso: guardando ai dati riguardanti gli ultimi 50 anni, a Bologna e soprattutto tra gli uomini "sta crescendo il fenomeno della morte per mesotelioma", avverte Paolo Pandolfi, direttore dell'unità Epidemiologia, promozione della salute e comunicazione del rischio dell'Ausl. L'obiettivo di una completa rimozione dei rischi ancora legati all'amiano è "molto importante e ambizioso, ma se vedesse impegnate insieme tutte le forze in campo potrebbe avere efficacia", dichiara Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell'istituto Ramazzini. (agenzia Dire)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Amianto a Bologna: 749 i casi di malattie correlate al killer silenzioso

BolognaToday è in caricamento