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Cronaca

Amianto vicino a luoghi sensibili: il Comune chiede verifiche, ma metà dei proprietari non risponde

Avevano tempo fino al 30 dicembre per rispondere poi, come annunciato dall'Assessore alla Salute Luca Rizzo Nervo, il Comune si sarebbe mosso a suon di ordinanze

116 comunicazioni spedite ai proprietari di immobili per verificare la presenza di amianto in prossimità di scuole, ospedali e altri siti sensibili, ma in un caso su due non è arrivata alcuna risposta. Lo rende noto il Comune di Bologna che nel 2016 aveva messo in campo una prima azione per dare attuazione del Piano comunale amianto, adottato lo scorso febbraio.

A fornire i dati è Marco Farina, dirigente dell'unità Salute e tutela ambientale del Comune. Palazzo D'Accursio aveva individuato 116 siti vicini a luoghi sensibili comunicando ai proprietari la probabile presenza di amianto nelle coperture, così è partita la richiesta di verifica dello stato di conservazione che prevedeva l'impegno alla bonifica (se necessario) o eventuali bonifiche già realizzate.

I proprietari degli immobili avevano tempo fino al 30 dicembre per rispondere poi, come annunciato dall'Assessore alla Salute Luca Rizzo Nervo, il Comune si sarebbe mosso a suon di ordinanze.

I DATI. Fino ad ora sono stati contattati amministratori di condominio per 36 siti, persone fisiche per 53 siti, società per 14 siti e altri soggetti per 13 siti. Al 31 gennaio, in 15 casi il Comune si è visto rispondere che nei siti in questione non c'è amianto, altri 27 proprietari hanno risposto impegnandosi a bonificare o spiegando che la bonifica è stata già eseguita, circostanza che il Comune monitorerà entro il 30 giugno. Per un sito la situazione dell'amianto è stata valutata "in stato discreto" e dunque si procederà con un piano di manutenzione e controllo. Infine, per cinque siti bisognerà re-inoltrare la comunicazione ai corretti proprietari e in sei casi sono arrivate risposte incomplete. (dire)

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