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Cronaca Centro Storico / Piazza XX Settembre

Corteo anarchico, dopo i sequestri di Piazza XX Settembre, partono 4 denunce

Denunciati quattro anarchici dopo il corteo di sabato scorso. Evitata la guerriglia grazie ai sequestri tempestivi da parte della Polizia, indagini ancora in corso su materiale sospetto e sui danneggiamenti

Arrivano i primi provvedimenti della Polizia per la manifestazione anarchica dello scorso sabato: fin’ora quattro denunce e diverso materiale sequestrato (mazze di legno e razzi per le segnalazioni marittime). La mobilitazione di sabato era stata organizzata per dire no alla guerra in Libia e per la liberazione dei cinque “compagni”, in carcere per associazione per delinquere a scopo eversivo e danneggiamenti. Il clima che si respirava prime della manifestazione era da guerriglia, ma la tensione è stata perfettamente controllata dalle forze dell'ordine.

I SEQUESTRI. Prima dell'inizio del corteo, i controlli della Digos hanno fatto emergere del materiale pericoloso o comunque sospetto nascosto in quattro auto nei pressi di piazza XX Settembre, luogo di ritrovo dei manifestanti: caschi, radioline, mazze, petardi, razzi da imbarcazione, bandiere con aste di legno, palloncini di vernice oltre a dei volantini contro l'Eni.
Gli investigatori stanno analizzando il liquido contenuto all'interno di diverse bottigliette sequestrate. Gli anarchici sostengono si tratti di acqua e bicarbonato, per lenire gli effetti dei lacrimogeni. Tuttavia sono in corso verifiche per accertare l'eventuale presenza nel liquido di sostanze caustiche.

DENUNCIATI. A seguito di questi sequestri sono stati denunciati quattro anarchici: un 33enne della provincia di Forli', un 31enne modenese, un varesino di 30 anni e un 26enne originario della Svizzera. Uno dei denunciati è indagato anche nell'inchiesta sugli anarchici della Procura di Bologna che ipotizza l'associazione a delinquere aggravata dal fine eversivo a seguito della quale sono stati arrestati, il 6 aprile scorso, cinque frequentatori del circolo anarchico "Fuoriluogo". Intanto gli investigatori della Digos sono al lavoro per analizzare i filmati del corteo e per identificare i responsabili dei danneggiamenti avvenuti nel corso della manifestazione. In arrivo denunce anche per l'occupazione di una villa, a San Lazzaro di Savena, dove alcuni manifestanti si sono riuniti sabato notte al termine della manifestazione.


 

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