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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Antenne 5G, verso stop nuovi impianti a Bologna e San Lazzaro

Nel capoluogo asse Pd-M5S per congelare le pratiche per nuovi impianti mentre nel comune alle porte di Bologna la sindaca Conti va verso il bando totale

Mentre a San Lazzaro il sindaco renziano Isabella Conti ha deciso di bloccare ogni nuovo impianto di antenne con tecnologia 5G, a Bologna si salda l'asse Pd-M5s per spingere la Giunta Merola quantomeno a 'congelare' il rilascio delle autorizzazioni, in attesa del varo di un regolamento comunale ad hoc.

La richiesta di moratoria è stata approvata ieri dal Consiglio comunale coi voti appunto dei dem e dei 5 stelle, insieme all'ex assessore Amelia Frascaroli. Astenuti sia il centrodestra sia Coalizione civica, respinto invece l'ordine del giorno dell'ex 5 stelle Dora Palumbo.

L'atto, presentato dall'esponente Pd Elena Leti, invita dunque il sindaco Virginio Merola e la sua Giunta a "predisporre e approvare con celerità il regolamento per assicurare il corretto insediamento" degli impianti 5G in città, in modo da "minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici" e "tutelare la salute dei cittadini".

Per questo, il Consiglio comunale chiede al primo cittadino di "sospendere temporaneamente il rilascio di autorizzazioni per impianti 5G nel territorio di Bologna". Oltre al regolamento comunale, infatti, nell'Odg si invita a definire "un orientamento condiviso a livello metropolitano" sui nuovi impianti di telefonia, in modo da tenere insieme "la libertà di iniziativa economica, il principio di precauzione in materia di salute e la salvaguardia del potere regolatorio del Comune".

Rete mobile 5G, già sei le antenne attive a Bologna: la mappa

La Giunta Merola, sempre su invito del Consiglio, nei mesi scorsi aveva già attivato un tavolo di confronto e di concertazione sul 5G coi gestori delle reti. Su questa nuova tecnologia, del resto, "non si è ancora compreso quali siano i rischi provocati" alla salute umana e quindi "sono necessario ulteriori analisi".

L'Istituto Ramazzini di Bologna ha lanciato più volte l'allarme sull'elettrosmog e a livello internazionale "oltre 180 scienziati e medici- si legge nell'odg del Consiglio comunale- "hanno proposto una moratoria sul 5G, fino a quando i potenziali pericoli sulla salute umana e l'ambiente saranno completamente studiati da scienziati indipendenti dall'industria".

Antenne 5G: a San Lazzaro stop al primo impianto

Nel frattempo alle porte del Capoluogo emiliano, Isabella Conti blocca il 5G a San Lazzaro. Ieri mattina, annuncia il sindaco sulla sua pagina Facebook, "ho firmato un'ordinanza che blocca la collocazione di antenne per il 5G".

Appena rientrata dalla Leopolda dove è stata protagonista, dunque, la prima cittadina del bolognese ha compiuto quello che può essere considerato il suo primo atto forte da amministratrice di Italia viva: no alle richieste di installazione di antenne 5G.

"A San Lazzaro non abbiamo ancora antenne per il 5G ma è arrivata la prima richiesta e dunque era necessario prendere provvedimenti, in ossequio all'articolo 32 della Costituzione, essendo il sindaco la massima autorità sanitaria locale, ed in ossequio al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall'articolo 3-ter del decreto legislativo 152/2006, al fine di fronteggiare la possibile minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini".

Senza garanzie sugli effetti sulla salute, dunque, a San Lazzaro niente antenne di nuova generazione. Le radiofrequenze 5G, sottolinea Conti, "sono del tutto inesplorate: come amministratori non possiamo chiudere gli occhi davanti all'assenza di studi scientifici sui possibili effetti per la salute". (Bil/ Dire)

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