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Cronaca Anzola dell'Emilia

Casa al Comune per il sociale, si ritrova l'appartamento occupato

Si avvicina l'epilogo di una odissea per un operaio 41enne. Il Comune: 'Siamo in attesa della Procura per lo sgombero'

Tornare in città e ritrovarsi l'appartamento occupato. E' accaduto a un operaio 41enne di Zola, che da tempo sta aspettando lo sgombero del proprio alloggio da parte delle autorità.

La vicenda, complessa, risale ad almeno dieci anni fa, ed è stata oggetto di una interrogazione del consigliere della Lega Umberto Bosco a Palazzo D'Accursio per il Question time.

La dimora in quesitone era stata data nel 2008 in gesitone al Comune di Bologna, per l'affitto di famiglie in difficoltà economiche. Da allora però le cose non sarebbero andate bene, anche se il Comune ha sempre 'girato' l'affitto -a volte non pagato dalla famiglia ospitata- al legittimo proprietario dell'immobile. Quando però il 41enne è ritornato in Italia dopo un periodo all'estero non è più riuscito a rientrare in possesso dell'immobile, dopo regolare preavviso di sfratto per morosità consegnato agli inquilini.

La vicenda è stata riportata da Il resto del Carlino: di qui l'interrogazione di Bosco e la risposta in Comune dell'assessore al welfare Giuliano Barigazzi e della responsabile alla casa Virginia Gieri

"Siamo in attesa della liberazione dell'alloggio da parte delle forze dell'ordine sulla base dei provvedimenti della Procura" scandisce Barigazzi. "Nel frattempo il Comune continua a essere soggetto al pagamento dell'affitto al proprietario, non avendo Asp potuto concludere le operazioni di riconsegna dell'alloggio. Precisiamo infine che il Comune di Bologna non adotta più questo tipo di modello da diversi anni per avere disponibilità di alloggi da parte di privati: gli alloggi di transizione oggi impiegati sono tutti pubblici, di proprietà comunale, di Acer o di Asp".

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