Ztl notturna ad Anzola: nasce il Comitato il 'no', al via la raccolta firme

Una Zona a Traffico Limitato notturna, dalle 22.30 alle 4.30, che parte dalle contrade di Lavino fino a Martignone con l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza per i cittadini e il territorio. Un provvedimento, quello in progetto ad Anzola dell'Emilia, inedito per un paese di poco più di 12mila abitanti, ma che per l'Amministrazione potrebbe rappresentare un deterrente per la "criminalità, in particolare per furti, vandalismi e danneggiamenti notturni, per limitatare il traffico sulla via Emilia e il non rispetto delle ordinanze (ad esempio quella sul divieto di fermata e si sosta sulla via Emilia per contrastare la prostituzione, oppure quella sul divieto di transito dei mezzi pesanti sulla via Emilia), per controllare, 24 ore al giorno, la via Emilia e sanzionare i veicoli senza assicurazione o revisione, quelli non autorizzati, individuare quelli rubati o segnalati, aiutando e sostenendo il lavoro dei Carabinieri e della polizia Municipale", si legge nella nota.

Il sindaco Giampiero Veronesi sta incontrando cittadini e commercianti per illustrare nel dettaglio l'iniziativa, ma è già nato il "Comitato no ZTL" e sta per partire una raccolta fime per contestare il progetto che prevede gli accessi controllati e liberi solo per i residenti. 

Intanto il Sindaco ha ricevuto una lettera aperta da parte dei "cittadini anzolesi che amano il proprio paese" ma che esprimoni "contrarietà al progetto presentato dalla Sua giunta, relativo alla lotta alla prostituzione di strada ed alla criminalità che colpisce la nostra comunità". 

Pur condividendo i temi legati alla sicurezza, si dicono preoccupati che il comune "diventi sempre di più un luogo chiuso. Ricordiamo che Anzola è nata e si è sviluppata grazie alla via Emilia ed al passaggio di quelli che oggi definite “forestieri”, e pertanto chiuderla significa negare l’essenza e la storia del nostro paese". 

PROSTITUZIONE. I 'no Ztl' non credono che la soluzione proposta ottenga il risultato sperato, ovvero "nella migliore delle ipotesi il fenomeno si sposterà nelle, già più disagiate, frazioni di Anzola" e suggeriscono di mutuare l'esperienza del sindaco di Mestre: "Mise in atto un progetto di lungo periodo di contatto e di servizi alle prostitute tramite operatori di strada e al contempo individuò un’area lontano dalle abitazioni, opportunamente attrezzata con portarifiuti, in cui convincere le prostitute a trasferirsi. Nel giro di tre anni il problema della stazione ferroviaria era risolto. Certo, tutto questo richiede risorse, tempo, volontà politica e sicuramente meno provvedimenti eclatanti. In ogni caso a fine mandato potrà sempre dire di aver mantenuto la promessa elettorale di combattere la prostituzione sulla Via Emilia e la stima dei cittadini nei suoi confronti sarebbe aumentata" continua la lettera. 

CRIMINALITA'. "Ben vengano le telecamere che controllano il traffico 24h... Come vede siamo propositivi e non ammalati di demagogia ma solamente fortemente attaccati ai valori che ci contraddistinguono come comunità anzolese: amore per l’uguaglianza fra tutti i cittadini anzolesi e non, e la libertà individuale nel proprio privato" e concludono "ci permetta di ricordarLe che l’Italia nel passato ha sconfitto fenomeni ben più gravi dei nostri senza limitare la libertà dei cittadini.Per questi motivi lanceremo una raccolta di firme nel nostro comune contro il progetto ZTL nella speranza che le considerazioni da noi esposte possano farLe cambiare idea: sarebbe un atto di grande intelligenza da parte sua ed apprezzato da tutti i cittadini! Con stima".