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Cronaca Centro Storico / Via Azzo Gardino

Aperitivo-protesta in via Azzo Gardino: "Che alta pedonalità è se ci passano le auto?"

Pamela Martelli ora al posto del dehors ha una lapide. L'alta pedonalità ha colpito il suo bar: "Incassi dimezzati, così di certo non riuscirò a sostenere le spese"

Una lapide che saluta per sempre un dehors che non vale solo quei 25 mila euro che è costato, ma anche il 50% dell'incasso giornaliero: la protesta di Pamela Martelli, titolare del "Caffè della Piazza" di via Azzo Gardino, nei confronti dell'Amministrazione che ha stabilito che quella fetta di città è ZAP (Zona ad Alta Pedonalità) si consuma con un aperitivo di protesta al quale sono intervenuti numerosi (e parecchio arrabbiati) tutti i suoi clienti abituali.

La protesta del Caffè della Piazza

"Mi dite che alta pedonalità è questa - ci racconta Pamela - se qui possono passare auto, possono sostare e hanno accesso (come giusto) i disabili con il loro veicolo? Forse dovrei prendere un camper a metterlo qui di fronte. Ho dovuto smontare un dehors che mi è costato 25 mila euro e adesso non so neanche se potrò avere quello di categoria A. L'alta pedonalità se l'è inventata Colombo, non esiste altrove, ma lui non mi risponde mai, forse a forza di andare in bicicletta non ha fiato per parlare". I dehors infatti sono: dehors A, tavolini e sedie, dehors B, anche con ombrelloni e vetri laterali, e i dehors C, quelli con vetri e tetto.

ANCHE IL RISTORANTE DIANA SOSTIENE PAMELA. Insieme agli amici, agli studenti della Facoltà poco distante dal bar ("non andremo mai all'altro caffè" dicono le ragazze) è passato per dare il suo sostegno anche Eros Palmirani del ristorante Diana, anch'esso coinvolto nella polemica sui dehors considerati fuori regola.
 

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