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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Appello a favore dei riders: 'Con la neve, non ordinate cibo a casa'

Ciclofattorini del food, l'appello dovuto al maltempo e al ghiaccio sulle strade: "Almeno per stasera non ordinate il cibo a casa"

Li vediamo sfrecciare con enormi contenitori sulla schiena a bordo delle loro biciclette, sono i fattorini di cibo a domicilio, i "riders": è pensando a loro che Coalizione Civica lancia un suggerimento al sindaco Virginio Merola. "Vista l'allerta gelicidio il primo cittadino dovrebbe emettere uno stop alle consegne di cibo a domicilio, tutelando l'incolumita' dei fattorini in bicicletta" ha detto Federico Martelloni raccogliendo un appello di Riders Union. 

Il gruppo Riders Union, appunto, si era già rivolto ai clienti chiedendo di rinunciare al delivery, almeno per una volta: "State al nostro fianco, evitando di ordinare almeno per stasera".

Proprio il maltempo, in particolare la nevicata dello scorso novembre, aveva contribuito ad aprire il dibattito in citta' sulle condizioni lavorative dei riders: in quell'occasione, infatti, si registro' il primo sciopero dei fattorini motivato dalle strade non sicure. Oggi il tema si ripropone e Martelloni chiede al sindaco di intervenire, visto che lo stesso Merola ha disposto la chiusura delle scuole per "l'alta probabilita' di piogge gelate a causa del calo delle temperature che potrebbe innescare il rischio gelicidio".

E in piu', sempre il Comune sta suggerendo ai cittadini di "preferire il trasporto pubblico al mezzo privato", ricorda Martelloni. Di conseguenza, "posso capire perche' non dispone il divieto di tutte le attivita' di food delivery?", conclude il consigliere d'opposizione. Ma sono anche gli stessi riders a prendere parola. "Ancora una volta una forte nevicata, assolutamente prevista- si legge sulla pagina Facebook di Riders Union- ha colpito Bologna rendendo inagibili e pericolose le strade, tanto che il Comune ha predisposto la chiusura delle scuole e sconsigliato fortemente l'uso della bicicletta". Contemporaneamente, "di fronte a una situazione meteorologica che non permette affatto lo svolgimento in sicurezza del nostro lavoro- scrivono i fattorini- le piattaforme ancora una volta non hanno predisposto la chiusura del servizio".

Le ragioni sono molteplici, sostengono i riders: "Se da una parte c'e' la volonta' di non fermarsi davanti a niente, magari sperando che col maltempo aumentino gli ordini a domicilio, dall'altra e' chiaro che molte piattaforme stanno approfittando della situazione per dimostrare cio' che piu' interessa, ovvero che loro non sono, e quindi non devono comportarsi, come datori di lavoro".

Di conseguenza, le aziende "scaricano la decisione sul singolo rider, magari allettandoci con bonus che eludono il problema della sicurezza", continua il post. Ma "il diritto alla sicurezza e alla salute non e' ne' negoziabile ne' monetizzabile. Vorremmo credere- scrive Riders Union- che per una volta le piattaforme vogliano assumersi delle responsabilita' e decidano di sospendere il servizio", ma su questo "abbiamo poche speranze" e dunque "chiediamo con forza che l'amministrazione faccia la sua parte, emanando un'ordinanza urgente che tuteli i nostri diritti e la nostra sicurezza". La proposta di Martelloni, pero', intanto viene bocciata dalla presidente della Consulta della bicicletta, Simona Larghetti: "Non condivido affatto il consiglio di non usare la bici, cosi' come non condivido questo post.

La bici e' un mezzo molto piu' sicuro di quelli vietati giustamente dall'ordinanza, grazie alla bassa velocita' e alla buona aderenza". Secondo Larghetti, "non si aiutano questi lavoratori diffondendo la falsa idea che la bici sia un mezzo pericoloso con la neve". Quello dei riders "non e' un lavoro da schiavi, e' un lavoro stupendo, il problema sono le condizioni contrattuali non il lavoro in se'". Quello che va chiesto alle aziende, "oltre al giusto inquadramento- dice Larghetti- e' quello che si chiede a tutti gli altri lavori: assicurazione sugli infortuni, abbigliamento adeguato, mezzi aziendali o rimborso per le spese di manutenzione del mezzo".

(Dire)

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