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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Truffe agli anziani, sette arresti in poche ore: strumenti del mestiere in stile Diabolik

Sette persone finite in manette per mano della Polizia: due gli interventi di ieri che hanno permesso di individuare due bande specializzate nelle 'fasce deboli'

Sette arresti "importanti" per mano della Polizia di Bologna: i soggetti ammanettati infatti, facenti parte di due 'bande' diverse (per un totale di sette arrestati), prendevano di mira le fasce deboli e in particolare gli anziani: nella maggior parte dei casi si introducevano in modo fraudolento nelle case delle vittime (spacciandosi spesso per tecnici del gas o descrivendo mansioni simili, legate alla messa in sicurezza delle abitazioni) per poi ripulirle di gioielli e denaro, oppure le avvicinavano per strada e li alleggerivano di preziosi o portafogli con la tecnica ormai nota dell'abbraccio (QUI IL VIDEO CON I 'TRUCCHI' ALLA DIABOLIK)

FERMA 84ENNE E LA DERUBA CON LA TECNICA DELL'ABBRACCIO. Le manette sono scattate ai polsi di tre soggetti che ieri mattina intorno alle 9 hanno individuato la loro vittima in via Salvemini: una donna di 84 anni che si è vista avvicinare da una ragazza ben vestita in cerca di informazioni su una strada che non trovava. Dalle chiacchiere si è passati poi a un tono più confidenziale e a un commiato particolarmente affettuoso: un abbraccio e l'orologio d'oro sparisce dal polso dell'ingnara nonnina, che saluta la sconosciuta e la vede entrare in un'auto.

FONDAMENTALE L'INTERVENTO DI UN CITTADINO. L'intera scena è stata però osservata da un cittadino che si è subito insospettito e che ha chiamato immediatamente la Polizia descrivendo fino al più piccolo dettaglio la donna (leggings fiorati, capelli lunghi castani) e l'auto sulla quale si era allontanata assieme a due complici (che aveva una targa tedesca): gli agenti hanno individuato il mezzo quando non aveva ancora percorso neppure 400 metri. I pochi minuti però sono bastati ai tre per liberarsi della refurtiva che effettivamente non è stata recuperata.

L'auto è stata fermata in via Marco Emilio Lepido e le persone a bordo sono risultate essere tutti di origine rumena: una donna del '96, e due uomini, uno del 1991 e il secondo del 1997 mai censiti in Italia e tutti arrestati per furto aggravato. C'è anche un secondo testimone che ha osservato l'accaduto dalla sua finestra.

ALTRI 4 ARRESTI: UNA BANDA ORGANIZZATA IN TRASFERTA DAL PIEMONTE. Altri quattro arresti sono stati portati a termine dalla Polizia grazie al pedinamento in borghese di un'automobile già conosciuta dalle forze dell'ordine perchè intestata a un pregiudicato. Notata da una pattuglia mentre procedeva ad alta velocità, è stata seguita fino a un vicolo residenziale (via Barletta, zona Longara, Calderara di Reno), dal quale è poi uscita con una targa diversa dal'originale. L'inseguimento è proseguito poi in tangenziale e ancora fino a una piccola stradina, dalla quale, ancora, è uscita con la targa che aveva all'inizio.

Quattro arresti: esperti trasfertisti in truffa ad anziani

FINTO TECNICO SI PORTA VIA GIOIELLI E DENARO. Nel frattempo un'altra pattuglia è tornata a Longara per raggiungere l'abitazione presso cui l'auto ha sostato (con uno dei quattro che faceva da palo): la conferma del furto subito è giunta dalla stessa vittima, una donna di 75 anni che ha raccontato di aver ricevuto la visita di un uomo che l'ha avvertita del pericoloso rovesciamento di una cisterna che aveva contaminato le falde acquifere, del suo ingresso in casa e dell'asportazione di un sacchetto (da lei stessa preparato per preservare i valori dagli agenti del gas inesistente) contenente gioielli per circa 100 euro e 800 euro in contanti.

LA SCUSA GIA' NOTA DELLA CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE. Come confermano anche dalla Questura, la modalità di raggiro e di furto messa in pratica ha dei precedenti anche nelle passate settimane (altro caso quello di via Degli Stradelli Guelfi): il malvivente si presenta con tesserino e strumenti rilevatori di metalli e gas (o presunti tali), dice che c'è stato un incidente con dispersione di sostanze pericolose e chiede ai proprietati (tutti anziani) di mettere in salvo tutti i preziosi in un freezer o nel frigorifero, all'interno di un sacchetto. Poi con una scusa cercano di far allontanare la vittima mentre un complice si occupa dei 'sacchetti preziosi'.

AUTO MODIFICATE E COLORE DELLA CARROZZERIA 'MUTABILE'. Quando i poliziotti hanno fermato i quattro pregiudicati, tutti italiani (della zona di Torino) hanno scoperto che la banda era organizzatissima: l'auto era stata modificata e aveva dei vani nascosti nella portiera per contenere  'strumenti di lavoro' e refurtive, targhe adesive da sovrapporre all'originale e persino delle pellicole che cambiavano il colore dell'auto (pellicole adesive che all'occorrenza si 'sfogliano' svelando un'altra livrea).

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