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Cronaca Imola

Arrestato dai Carabinieri Paolo Messina: dalla sua casa di Imola è stato portato alla Dozza

Considerato dagli investigatori in contatto con la criminalità organizzata di Campobello di Mazara, area in cui boss Matteo Messina Denaro è da anni il ricercato numero uno

Nel pomeriggio di oggi, i Carabinieri di Imola hanno dato attuazione ad un Ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data odierna dalla Procura Generale della Repubblica Presso la Corte d’Appello di Palermo nei confronti di Paolo Messina, nato a Campobello di Mazara (Tp) il 18.9.1957. L’uomo, benché anagraficamente residente nel paese d’origine, è infatti dal 1999 domiciliato a Imola.

Il provvedimento scaturisce dall’esecuzione di una sentenza emessa in data 27.6.2014 dalla Corte d’Appello di Palermo, divenuta definitiva (a seguito di rigetto di un ricorso da parte della Corte di Cassazione) il 18.9.2015, che riconosce il Messina responsabile di reati inerenti gli stupefacenti (art. 73 DPR 309/90 - Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso) e detenzione abusiva di armi (L. 895/1967), reati commessi tra febbraio 2005 e luglio 2006 a Campobello di Mazara, Napoli, Palermo, Parma e Spagna, per i quali è condannato all’espiazione di 9 anni e 6 mesi di reclusione.

La vicenda aveva già avuto un primo esito nelle cronache giudiziarie nel luglio 2010, quando il Messina era stato arrestato con altre 12 persone nel contesto dell’indagine denominata “Bogotà”, condotta dai Carabinieri di Palermo, nella quale erano incappati anche tre soggetti di Parma che sarebbero stati in collegamento con il Messina in qualità di “cellule” per lo spaccio in Emilia. In quel periodo l'uomo era rientrato temporaneamente con la moglie a Campobello dove risultava impiegato al Comune. Oggi è stato fermato dai militari nella sua abitazione di Imola, da dove è stato condotto presso la casa Circondariale di Bologna. (Video)

Il personaggio è considerato dagli investigatori in contatto con gli ambienti della criminalità organizzata di Campobello di Mazara, un’area ricompresa nel cosiddetto “mandamento” di Castelvetrano, il cui boss Matteo Messina Denaro è da anni il ricercato numero uno tra i latitanti mafiosi.

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