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Cronaca Castel Maggiore / Via Pablo Neruda

Castel Maggiore, via Neruda all'asta: depositato ricorso dal Comune

Il sindaco Monesi: "Se qualcuno compra, rischio di contenzioso legale... quella strada è e resterà ad uso pubblico anche se dovesse trovare un compratore"

Depositato ieri presso il tribunale di Firenze il ricorso del Comune di Castel Maggiore sulla messa all'asta di via Pablo Neruda.  La vicenda aveva destato clamore, infatti, se la crisi ci ha acituati a vedere andare all'asta case e aziende, ancora non era capitato, almeno ai bolognesi, che tale sorte toccasse ad una via pubblica.

Ma il sindaco del comune emiliano, Marco Monesi, non ci stà e corre al contrattacco. "Le aree messe in vendita sono soggette al regime demaniale, e dunque inalienabili" è questo l’assunto di fondo su cui fa leva il legale del Comune, l'Avv. Agostino  Zanelli Quarantini, per proporre alla sezione fallimentare del Tribunale di Firenze l’istanza di sospensione del procedimento di vendita all’incanto del terreno su cui si trova Via Neruda a Castel Maggiore.

Le  motivazioni articolano in senso giuridico quanto sostanzialmente già espresso dal Sindaco Monesi: "La strada nasce come pubblica sia in sede di Piano regolatore che in sede di Piano particolareggiato, e se pure il fallimento della società Pirgus non ha permesso di perfezionare gli atti, Via Neruda è assoggettata a regime demaniale in quanto bene stabilmente destinato al  conseguimento di fini di pubblico interesse; si parla in proposito di 'servitù di uso pubblico' ”.
"In tal senso - sottolinea l'ufficio del sindaco attraverso una nota - il valore attribuito (70.000 euro) è del tutto  opinabile e teorico, in quanto le aree comprese su una strada ad uso pubblico non hanno alcun valore commerciale."

Il ricorso verrà anche trascritto alla Conservatoria dei registri immobiliari di Bologna, affinché ogni potenziale interessato all’acquisto sia edotto del contenzioso legale cui potrà esporsi.
Il  Sindaco Monesi, a questo proposito, è chiaro: “abbiamo fiducia nell’azione legale, ma in ogni caso quella strada è e resterà ad uso  pubblico anche se dovesse trovare un compratore, e invito imprenditori e investitori a tenere conto delle nostre ragioni esposte nel ricorso e a diffidare da certe manovre di persuasione di cui ci è giunta notizia in questi giorni, operate da soggetti che non hanno a cuore il bene dei cittadini, ma cercano solo di mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale”.

 

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