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Cronaca

Affaire Atc-Comune: centrodestra: "Sutti si dimetta". Colombo: "No responsabilità individuali"

Lega e Pdl vogliono la testa del presidente di Atc, alla luce del presunto danno erariale e incolpa Palazzo d'Accursio. Ma l'assessore alla mobilità frena

Presunto danno erariale di 17.5 milioni di euro per il Comune di Bologna, secondo quanto emerso dagli accertamenti della Guardia di Finanza su operato di Atc nella gestione del piano sosta e sul rilascio dei permessi di accesso alle zone Ztl.

La Lega Nord non ci sta e come "risarcimento" invoca la cancellazione dell'aumento dei biglietti, deciso per il trasporto pubblico, e le dimissioni del Presidente Sutti. Poi punta il dito insinuando un tacito assenso tra l'agenzia dei trasporti e palazzo d'Accursio: "ATC e Comune di Bologna ? Come il gatto e la volpe nella favola di Pinocchio” – afferma Manes Bernardini Capogruppo della Lega in Comune a Bologna che incalza attarverso una nota: "Sia la Provincia che il Comune hanno spalleggiato l'azienda Atc senza operare quei controlli necessari per controllare il bilancio". Ora, prosegue la nota, "lo scandalo vede la luce e i cittadini bolognesi si attendono che l'azienda di trasporti ed il comune stesso riparino non soltanto il buco creato nel bilancio". A giudizio della Lega Nord, ancora, "Queste continue violazioni della  convenzione e la mancanza di controlli hanno come  uniche vittime i cittadini bolognesi che si trovano ad avere un danno di quasi 18milioni di euro imputabile all’ATC e al Comune di Bologna, che si comportano come il gatto e la volpe di Pinocchio  nascondendo i denari con furbizia e abilità."

I cittadini di Bologna si sono visti rincarare il biglietto del bus, "con  ATC - specifica l'esponete del Carroccio - che giustificava insieme al Comune l’aumento a causa dei tagli del governo di centro destra".

Oltre allo stop al rincaro biglietti il centrodestra invoca le dimissioni del presidente di Atc Francesco Sutti: "Ora fuori i nomi e le responsabilità - tuona Bernardini - e che Sutti venga urgentemente a riferire in commissione come richiesto oggi stesso dalla LEGA NORD, sede nella quale chiederemo inequivocabilmente le sue dimissioni irrevocabili".

Anche dalle fila del Pdl, oggi durante il "question time", sono arrivate recriminazioni e richieste di delucidazioni sul procedere da parte del Comune. Il consigliere Daniele Carella ha incalzato l'Amministrazione: “In merito a quanto accertato dalla Guardia di Finanza cosa intende fare l'Amministrazione, in quali tempi ed in quali sedi, a propria tutela e a tutela dei cittadini bolognesi”.

LA DIFESA DEL COMUNE. Arriva per bocca dell'assesore alla Mobilità Andrea Colombo, che dopo aver assicurato che si andrà a fondo ella questione smorza i toni: "Sulle responsabilità è del tutto prematuro parlare di singole persone. La stessa relazione della Guardia di Finanza, allo stato, non individua alcuna persona singolarmente e specificamente imputata dal punto di vista contabile dei fatti sottoposti". Poi rivangando le richieste di dimissioni di Sutti, lanciate dal centrodestra, Colombo ammonisce: "Inviterei perciò la politica della nostra città ad essere rispettosa degli accertamenti ancora in corso."

L'assessore chirifica: "A livello politico stigmatizzo alcune espressioni, ho sentito e letto in queste ultime ore come “nascondere fondi”, “spalleggiare”, “connivenze” e “complicità”, che hanno un preciso significato dal punto di vista penale e che andrebbero utilizzate con la dovuta cautela. Si tratta di una gestione di 13, 14 anni che ha attraversato una pluralità di amministrazioni di vario colore politico".

 

 

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