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Cronaca

Aumenti biglietti Alta velocità, i pendolari non ci stanno

Prime reazioni politiche dopo l'aumento nelle tratte pendolari dell'Alta Velocità. Per il comitato dei pendolari emiliano-romagnoli gli aumenti sono "antistorici e vessatori", mentre per il grillino Andrea Bertani le nuove corsesaranno difficilmente utilizzabili da studenti e lavoratori. Anche la Uil chiede alla Regione di intervenire

Pendolari furibondi per gli aumenti sull'Alta velocità, e contro le nuove tariffe di Trenitalia sugli abbonamenti si muovono anche i sindacati. Una mossa arrivata "senza preavviso" come sottolinea il Crufer, il comitato regionale dei pendolari, che parla di "aumenti generalizzati del 35% anche sui collegamenti Tav Bologna-Firenze e Bologna-Milano, (con una media di 150 euro di aumento per gli abbonamenti, ndr) e con conseguenze devastanti per chi si sposta frequentemente tra città e regioni per studio e lavoro". Di qui l'appello alla Regione da parte del presidente di Crufer, Giuseppe Poli, che chiede «un immediato intervento nei confronti di Trenitalia».

Nel fronte contrario agli aumenti ci sono anche i sindacati. In una nota congiunta, il segretario regionale della Uil Giuliano Zignani, quello di UilTrasporti Emilia-Romagna Maurizio Lago e il presidente regionale Adoc Loris Fabrizi, criticano Trenitalia. «Quanto meno illogica» viene definita la scelta di Trenitalia di aumentare il costo degli abbonamenti, a fronte del fatto che le tariffe per l'utilizzo della rete da parte della rete ferroviaria sono stati abbassati del 37%. La Uil chiede dunque «un intervento forte da parte della Regione-Emilia Romagna nei confronti di Trenitalia affinché riveda i rincari».

Le corse aumentate? Negli orari meno utilizzati da chi si sposta per studio o lavoro. Con questa obiezione il consigliere regionale Andrea Bertani commenta il motivo per il quale Trenitalia dichiara di aver aumentato (in alcuni casi anche del 35%) le tariffe per tratte pendolari con grandi città, come Firenze e Milano.

«Da Bologna a Reggio Emilia si pagherà 57 euro in più al mese», fa notare il consigliere grillino, che aggiunge «I nuovi sconti sono tutti concentrati in fasce orarie che sono inutilizzabili per studenti e lavoratori». Contro i rincari annunciati da Trenitalia, il consigliere quindi presentato un''interrogazione alla giunta regionale. «Si tratta -prosegue Bertani- di una decisione immotivata che avrà pesanti ripercussioni anche sui pendolari emiliano-romagnoli ormai quotidianamente obbligati ad utilizzare i treni dell'Alta velocità a causa della pessima, e spesso inesistente, offerta di treni regionali o interregionali per le tratte più utilizzate».

Un esempio lampante secondo i Cinque stelle, è quello che riguarda il collegamento veloce da Bologna a Reggio Emilia Mediopadana che fino a gennaio era disponibile a 163 euro, mentre da febbraio costerà 220 euro. «Un aumento che non può essere in nessun modo controbilanciato dall'offerta di Trenitalia -conclude Bertani- che prevede costi dai 155 ai 139 per abbonamenti però nella fascia oraria che va dalle 9 alle 17 e che di fatto non va incontro alle esigenze di chi studia o lavora visto che molto spesso si parte o si rincasa in un orario molto diverso».

(Agenzia Dire)

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