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Cronaca

Baby prostitute e racket nelle periferie: "Sono 200 le giovani sfruttate"

L'allarme lanciato da De Biase e Venturi di Insieme Bologna: "È un fenomeno che deve emergere in tutta la sua gravità e noi proponiamo un pacchetto di misure di contrasto e di prevenzione"

Un giro di malavita organizzata attorno ad un business terribile: quello della schiavitù cui sono costrette, a Bologna, circa 200 ragazze straniere giovanissime (soprattutto dalla Nigeria e da alcuni paesi dell’Est Europa), sottoposte dai loro connazionali aguzzini ad ogni sorta di sfruttamento e tortura, per ricavarne profitti da reinvestire in altri traffici illeciti. E' il fenomeno denunciato dai due consiglieri comunali di Insieme Bologna, Gian Marco De Biase e Giulio Venturi. 

"È un fenomeno che deve emergere in tutta la sua gravità e su cui Insieme Bologna propone un pacchetto di misure di contrasto e di prevenzione. Perché siamo convinti che molto si possa fare e molto debbano fare la politica e le istituzioni per supportare adeguatamente chi già opera a vari livelli sul terreno".

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