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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pianoro

Bambini 'schedati' a Pianoro: Borgonzoni denuncia all'ispettorato di polizia della Camera dei Deputati

Il sindaco Franca Filippini invece, ha presentato querela

Non si placano le polemiche sulla vicenda dei  bambini  ‘schedati’ a Pianoro, dove sono stati trovati faldoni contententi informazioni sensibili, su situazione familiare, disagi e osservazioni dei piccoli,  in armadi senza chiavi a Rastignano. O meglioin una stanza a disposizione dei gruppi politici del Comune di Pianoro ,e scoperti dall'ex candidato sindaco della Lega, Luca Vecchiettini. 

E il giorno dopo la bufera, la senatrice e candidata della Lega alle regionali Lucia Borgonzoni annuncia di aver "sporto denuncia all’ispettorato di polizia della Camera dei Deputati". Attraverso una nota, Borgonzoni spiega: "Stiamo valutando azioni anche contro certi componenti dell’Amministrazione che stanno diffondendo o avallando - su ogni canale, anche social - notizie falsate nel tentativo di screditare il nostro consigliere Vecchiettini, invece di spiegare a centinaia di genitori le ragioni per cui non sono stati effettuati i controlli. La trasparenza è un dovere degli Amministratori ed è intollerabile che questi invece attacchino chi ha portato alla luce un fatto scandaloso, che ha esposto centinaia di minori”. La candidata alla Presidenza della Regione Emilia Romagna , insieme all’avvocato e deputato Gianluca Vinci, segretario della Lega Emilia, ha sporto così denuncia per il caso degli oltre 7 faldoni con i profili di centinaia di bambini trovati nel palazzo dove ora si trovano i gruppi consiliari, nella frazione di Rastignano.

“Per amore della verità - continua Borgonzoni - faccio presente che quanto afferma il vicesindaco di Pianoro riguardo al mio presunto ingresso, quasi di ‘nascosto’  nel palazzo dei gruppi, è falso. Ieri ero a Roma per attività d’aula e la facilità di accesso a quei fascicoli ci è stata segnalata da diverse persone, come abbiamo avuto modo di appurare e documentare. Ciò detto sarebbe stato nel mio pieno diritto accedere a quei locali. Le foto diffuse - chiaramente omettendo i nomi - e video in nostro possesso testimoniano come quei dati fossero potenzialmente alla mercé di chiunque”.

E ancora:  “Pretendiamo chiarezza e spiegazioni anche sui contenuti ritrovati: non può esistere che per anni siano stati raccolti dati e informazioni sensibili di centinaia di bambini e famiglie nell’ambito di un progetto che era destinato a gruppi e classi e non ai singoli alunni, come la stessa Amministrazione ha dichiarato rispondendo, il 27 settembre 2019, a una interrogazione della Lega”. 

Il sindaco

A non rimanere con le mani in mano neanche il sindaco di Pianoro, Franca Filippini:  "Ho presentato querela ai carabinieri di Pianoro dal quale partirà un esposto per tutelare i bambini, per un trattamento illecito di dati personali, contro chi ha difusso quel materiale - spiega a BolognaToday -  E' stato diffuso materiale non autorizzato, ed è stato buttato fango su un progetto che era un fiore all'occhielo di questo Comune. Il locale dove sarebbero stati trovati i documenti è un ufficio destinato ai soli consiglieri comunali, ed è come se fossero stati sottratti  e pubblicati documenti dell'ente pubblico. E' bene capire se quei documenti provengano realmente da quell'ufficio, in precedenza utilizzato dagli operatori di supporto psicologico alle scuole che hanno cambiato sede, il cui accesso ora è stato vietato dalla Polizia Locale dopo la segnalazione di Vecchiettini. Se anche quel materiale fosse stato trovato lì, chi l'ha pubblicato e diffuso era autorizzato a farlo?".

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