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Cronaca

Ladri-vandali al palo: "marchio di fabbrica" la devastazione

Distruggevano tutto al loro passaggio, sono stati arrestati dai Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Faenza, hanno assicurato alla giustizia due dei tre responsabili delle scorribande, furti in abitazioni e aziende, che si sono susseguite negli ultimi mesi in diverse province emiliano-romangole, fino a bresciano. Si tratta di un 36enne e di un 21enne di nazionalità albanese.

Le indagini degli uomini dell'Arma sono iniziate a seguito di una rapina impropria commessa nei primi di gennaio al bar della stazione di Brisighella. Era stato un maresciallo fuori servizio a vedere alcuni individui col volto travisato armeggiare attorno alla saracinesca del locale, aveva tentato di bloccarli, ma ma i malviventi si sono dileguati a bordo di un furgone rubato, cercando anche di travolgerlo. 

Alcuni giorni più tardi era stata segnalata alla Polizia Municipale la presenza sospetta di due veicoli in una via isolata nella zona di Faenza. Grazie ai numeri di targa forniti dalla segnalatrice, gli uomini dell'Arma sono riusciti ad arrivare ai malviventi. La banda utilizzava una casa occupata abusivamente a Castel Bolognese come base. Da quel momento i banditi sono stati tenuti sotto controllo.

IL MODUS OPERANDI. L'arresto è stato effettuato lo scorso weekend a Reggio Emilia, dove il 21enne ed il 36enne si trovavano ospiti di connazionali. Collaudato il modus operandi: nel mirino finivano abitazioni, bar, aziende agricole. Il "timbro di fabbrica" era la devastazione che lasciavano al loro passaggio, dando un ulteriore sconforto alle vittime. Il colonnello Massimo Cagnazzo, comandante dell'Arma provinciale di Ravenna, ha ancora una volta evidenziato l'importanza delle segnalazione dei cittadini.
 

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