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Cronaca

Polemica sulla bandiera arcobaleno esposta in Municipio: "Presunto abuso d'ufficio"

VALSAMOGGIA. Il coordinatore del partito Popolo della Famiglia si scaglia contro il drappo e l'amministrazione replica: "La sensibilizzazione sul tema è nel nostro programma di mandato"

Una bandiera arcobaleno esposta sulla facciata del comune di Valsamoggia diventa motivo di dibattito. Il caso lo fa scoppiare Mirko De Carli, del Popolo della Famiglia, il quale dopo l'approvazione in Regione della legge sulla omotransfobia ha promesso che si batterà per cancellarla e oggi contesta la presenza del drappo multicolore posizionato  secondo lui senza autorizzazione e per un tempo troppo prolungato. 

«Fino al 12 luglio 2019 è stata esposta una bandiera arcobaleno presso il palazzo comunale senza averne alcuna autorizzazione deliberata. Le motivazioni che adduce il Comune a sostegno dell’esposizione della bandiera arcobaleno sono risibili e scorrette - sostiene De Carli -  non ci sono pericoli discriminatori riscontrabili nel territorio municipale, non si sono verificate unioni civili tali da promuovere campagne a tinte arcobaleno così esagerate per un piccolo comune emiliano e risulta esposta in un periodo non attinente alla settimana di celebrazioni per i 50 anni dei moti di Stonewall (all’origine dei gay pride) perché terminava il 28 giugno. Chiederemo al sindaco e alla giunta un chiarimento in merito a questo presunto abuso di ufficio (non a caso dopo la richiesta di accesso agli atti il Comune ha immediatamente rimosso la bandiera) perché riteniamo davvero assurdo che amministrazioni comunali prodighino energie, spendano soldi e convochino giunte e consigli comunali per iniziative che nulla hanno a che vedere con le priorità delle famiglie del territorio». 

La replica del Comune di Valsamoggia

E dal Comune di Valsamoggia arriva secca la replica, per voce dell'assessore Federica Govoni: "La nostra è dichiaratamente un'amministrazione che da importanza ai diritti. Tra i “valori fondamentali” previsti dall’articolo 5 dello Statuto del Comune di Valsamoggia, comune bolognese che conta oltre 30mila abitanti ed è il quarto per dimensione della Citta metropolitana di Bologna, sono indicate l’uguaglianza e la pari dignità di tutte le persone senza distinzione di sesso, etnia, lingua, religione, opinione politica, orientamento sessuale e condizioni personali e sociali. In questo solco sta anche la delibera n.70 del 2014 che prevede, tra l’altro, l'impegno dell’Amministrazione a supportare e promuovere iniziative di sensibilizzazione contro l'omofobia per l'educazione alla non discriminazione. Impegno ribadito nel programma di mandato dell’Amministrazione appena rieletta e che occorre mantenere vivo ogni giorno, visti i casi di discriminazione e violenza fisica e psicologica che si verificano con frequenza preoccupante e da cui nessun territorio può dirsi immune».

«L’esposizione della bandiera arcobaleno alla facciata del Municipio in corrispondenza dell’anniversario dei moti di Stonewall e del tradizionale periodo in cui si svolgono i Pride in tutto il mondo rientra perfettamente in questo contesto, oltre che nel quadro più ampio delle iniziative messe in campo in ambito metropolitano, che hanno visto l’adesione di numerosi comuni del bolognese. Ad ogni modo la difesa dei diritti non ha certo data di scadenza.  E il Comune di Valsamoggia, come ha già fatto in tante altre occasioni su temi quali la violenza contro le donne e i diritti umani, intende stare in prima linea per la difesa dell'uguaglianza e delle pari opportunità, con atti sia simbolici che concreti. 
Chi definisce come una perdita di tempo ed energie azioni di questo tipo dimostra di non conoscere o non voler ammettere che, sul nostro territorio così come in tutto il mondo, esistono famiglie che hanno forme, colori, bisogni diversi variegati e che la realtà non può quindi essere racchiusa in categorie rigide che stabiliscono che alcune di esse hanno più diritti di altre». 

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