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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pestaggio Senzatetto. Piazza Grande: 'No paragone con Firenze e Torino'

Violento pestaggio alla 'Arancia Meccanica' avvenuto a Bologna: l'intervento della Onlus

Oggi, dopo il pestaggio di un senzatetto avvenuto qualche giorno fa in centro a Bologna, arriva la denuncia da parte dell'Associazione Amici di Piazza Grande, Onlus che da anni lavora nell’ambito dell’esclusione sociale: “Vigliacchi. Ci auguriamo che resti un fatto isolato".

IL PESTAGGIO DEL 17 DICEMBRE. "Piazza Grande ha accolto con molta preoccupazione la notizia del pestaggio di una persona senza dimora avvenuto nella notte di sabato 17 dicembre nel pieno centro di Bologna. L’associazione non ha avuto rapporti diretti con l’uomo di 74 anni picchiato da un gruppo di giovani, se non contatti sporadici degli operatori del Servizio mobile di sostegno. Episodi come questi non sono frequenti a Bologna, ma è impossibile non pensare a Mariano Tuccella, morto nel 2008 dopo mesi di coma in seguito alle percosse subite mentre dormiva in strada. Per fortuna questa volta le ferite sono molto meno gravi e l’anziano senza dimora se la caverà con 10 giorni di prognosi".

MARIANO TUCCELLA. Il primo ottobre 2007 Mariano Tuccella, un clochard cinquantenne originario della provincia di Campobasso, era stato aggredito in prossimità del mercato delle Erbe nel centro di Bologna. Dopo qualche mese di coma Mariano è morto. A causarne la morte le botte subite da Vincenzo D’Amore, 20 anni di Palermo.

GRAVITA’ DELL’ATTO. “Resta la gravità dell’atto – continua la nota stampa di Piazza Grande -  non ci sono dubbi chi aggredisce una persona inerme e lo deruba del poco che ha è un vigliacco. È un segnale preoccupante, dopo le notizie drammatiche dell’assedio del campo rom a Torino e il doppio omicidio degli ambulanti senegalesi a Firenze. Certo, quello che è successo a Bologna non è paragonabile a questi episodi e Piazza Grande si augura che resti un fatto isolato, ma piuttosto che ritrovarsi a fare analisi a posteriori sulla violenza, è bene considerare i rischi di derive di razzismo e intolleranza favorite dal momento di instabilità in cui si trovano tante persone. La paura della povertà genera odio più spesso che solidarietà: associazioni, operatori del sociale, istituzioni e mezzi di informazione hanno la responsabilità di affrontare questo tema evitando strumentalizzazioni inutili. Per cominciare sarebbe importante capire chi sono gli aggressori e perché hanno deciso di aggredire un anziano che dormiva in strada.


 

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