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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Benedizioni pasquali a scuola: "All'Ic 20 si faranno senza attendere il Tar'

Così denuncia Rifondazione Comunista dopo che ieri, attraverso un dibattito dai toni accesi, "sono nuovamente passate al consiglio le benedizioni. Non si attenderà dunque la sentenza del TAR", cui hanno fatto ricorso alcuni insegnanti e genitori per bloccare l'acqua santa a scuola

"Apertura locali scolastici in occasione delle benedizioni pasquali". Se ne è discusso ieri all'istituto comprensivo 20 (che raggruppa le elementari Carducci e Fortuzzi e le medie Rolandino), dove è ormai da settimane che va avanti il dibattito che divide genitore e insegnanti sul via libera o meno all'acqua santa nella scuola. La maggioranza dal consiglio d'istituto aveva dato l’ok a procedere, ma solo su base volontaria e fuori dalle aule, al termine dell’orario scolastico.
Nonostante il via libera, con le relative restrizioni, la fascia 'laica' è rimasta scontenta e ha deciso di proseguire la sua battaglia contro le benedizioni facendo ricorso al Tar.

Ma evidentemente in istituto non c'è tempo per attendere il responso del Tribunale, così si è tornato dibattere sull'argomento e "in serata sono nuovamente passate al consiglio dell’IC 20 le benedizioni pasquali”. Lo comunica seccatamente in una nota Simone Gimona, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Bologna, specificando: "L’istituto scolastico (pubblico) guidato da Giovanni Prodi (nipote di Romano) e da Daniela Turci (dirigente scolastica nonché consigliera comunale PD) non attenderà la sentenza del TAR, procederà speditamente (“su indicazione dei parroci”) con le benedizioni cattoliche a scuola".

Chi era presente al consiglio - riferisce ancora Gimona - "parla di toni molto duri, addirittura di male parole, della non concessione del diritto di parola ad un’insegnante rea di esser parte di un consiglio interclasse che si è opposto alla precedente delibera."
Esprimendo il sostegno di Rifondazione Comunista agli insegnanti e ai genitori che "resistono in nome della scuola della Costituzione" - affonda il segretario - "il nervosismo di Chiesa, di Istituzioni affini e compiacenti dimostra che avete toccato un nervo scoperto, dimostra la validità e la giustezza della vostra lotta.Altro che “crociata laicista”, altro che “laicismo intollerante” come hanno vomitato in queste settimane siti ed organi di stampa di destra, siamo di fronte all’ennesima intromissione della Chiesa dentro le strutture pubbliche, un’intromissione permessa e promossa da esponenti riconducibili al Partito Democratico".
La querelle sull'acqua santa pare non concludersi qui e Gimona fa sapere che Rifondazione Comunista è pronta a "mettere in campo e a sostenere tutte le iniziative di solidarietà e sensibilizzazione laica che verranno organizzate".

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