Cronaca

Berlino-Bologna ai tempi del Covid: "Incinta e con un bimbo ho cambiato 5 treni e attraversato a piedi la frontiera"

L'avventura di Susanna, che aveva prenotato il treno per tornare in Italia il 3 giugno insieme alla sua famiglia: "Un viaggio della speranza durato 19 ore con treni disponibili sulla app ma di fatto inesistenti"

Erika Bertossi Collaboratrice cronaca ed eventi 15 giugno 2020 07:28

Un'avventura durata diciannove ore per arrivare da Berlino a Bologna e riprendersi da un periodo durissimo dovuto all'emergenza Covid-19 trascorso in Germania. Susanna, bolognese mamma 31enne di una bimba di due anni e in dolce attesa del secondo figlio, insieme al marito ha deciso di prenotare un treno diretto in Italia una decina di giorni prima del 3 giugno, data tanto attesa per la riapertura dei confini e la possibilità di spostarsi dopo il periodo di lockdown.

"Viviamo a Berlino, ma in Germania non abbiamo aiuti di nessun tipo e con gli asili chiusi e l'intenso lavoro in smartworking che occupava entrambi tutto il giorno è stata davvero dura - racconta Susanna - così abbiamo deciso che appena sarebbe stato possibile ci saremmo spostati a Bologna, mia città di origine, dove vivono i miei genitori, non per una vacanza, ma per riacquistare un po' di energie".

Biglietti del treno acquistabili, ma treno inesistente

E così, ecco la prenotazione del viaggio su ferrovia partendo alle 6 del mattino da una piccola stazione nei dintorni di Essen: "Sapevo che potevano esserci dei rischi di cancellazione dei treni, ma vedendoli acquistabili anche sulla app della compagnia ferroviaria di bandiera, mi sono diretta con la mia famiglia in stazione. Arrivati a Monaco dopo qualche ora, inrorno alle 13, ecco l'amara e inattesa scoperta: il nostro convoglio diretto per Bologna non esisteva nonostante i ticket risultassero ancora acquistabili. Una cosa assurda. Allo sportello c'erano molti altri italiani bloccati a Monaco e la signora del centro clienti ha detto che non eravamo affatto gli unici a dover essere rimandati indietro. Abbiamo pensato di attraversare l'Austria e vagliare un itinerario diverso, mentre tutti ci consigliavano di tornare a casa".

L'itinerario di Susanna e della sua famiglia: da Berlino a Bologna con 5 treni

Dinslaken - Duisburg (treno regionale, DB) ⇒ Duisburg - Monaco (ICE, DB) ⇒ Monaco - Kufstein (sbahn, meridian) ⇒ Kufstein - Innsbruck (regionale, Öbb) ⇒ Innsbruck - Steinach am Brenner (regionale, Öbb) ⇒ Steinach am Brenner - Brennero (autobus, Öbb) ⇒ Confine austriaco del Brennero - confine italiano (10 minuti a piedi) ⇒ Brennero - Bologna (in automobile).

Susanna e la sua bimba

E poi che è successo? Avete deciso di non tornare indietro? "Sì. Abbiamo preso la decisione di non mollare e tentare la strada del Brennero, con il passaggio attraverso l'Austria e l'arrivo a Bolzano. Abbiamo pensato che avremmo potuto dormire li arrivando tardi la sera e partire poi per Bologna la mattina dopo. L'azienda austriaca dava poi però solo treni per il Brennero e mentre siamo saliti a bordo di uno di questi, mio padre si è messo in macchina verso il confine per venirci a prendere. Così, dopo 5 treni, dei bus e un tratto a piedi per superare il confine (nessun mezzo lo poteva fare), ecco che siamo montati in auto diretti verso Bologna. Davvero un'avventura".

Che sensazione vi ha lasciato questa esperienza? Con il senno di poi cosa avresti fatto? E la bimba come sta? Quanto vi fermerete a Bologna? "Nell'era dell'informazione non ci saremmo mai aspettati da un'azienda come la compagnia ferroviaria tedesca di non essere in grado di comunicare ai propri viaggiatori un tale disservizio. E inoltre di non poter fornire una soluzione alternativa. Specialmente considerando che al momento il numero di viaggiatori è molto più ridotto del solito. Siamo delusi e arrabbiati, anche per come siamo stati trattati dal servizio clienti. Ci è stato detto che avremmo dovuto telefonare qualche giorno prima e chiedere se il treno prenotato fosse stato cancellato o meno, cercando di rigirare la colpa a noi.

La bimba sta benissimo ora coi suoi nonni, zii e tutta la famiglia allargata. Non l'abbiamo vista così felice da mesi. Potremo rimanere finché i nostri lavori ci permetteranno di lavorare in smart-working, quindi fino a fine agosto. La prospettiva di un'intera estate in famiglia in questa splendida città è stato ciò che ci ha spinto ad andare avanti nel nostro viaggio. Ora che è andato tutto bene possiamo raccontarla come una bella avventura, e finalmente possiamo goderci un po' di meritato riposo".