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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Aumento biglietto bus Tper: monta la polemica, le reazioni della politica

M5S e Lega contestano la decisione. Merola tira dritto: 'Tariffe ferme da sei anni, in città servizio migliore'. La Cisl contesta: 'Non ci hanno consultato'. Uil: 'Aumento a 2 euro? Come il mancato resto dalle macchinette'

Monta la polemica politica attorno al rincaro del biglietto urbano dei bus, reso pubblico ieri martedì 9 luglio da Comune e la partecipata Tper. 20 centesimi di rincaro per il ticket comprato a terra, 50 centesimi per quello fatto a bordo. L'aumento consisterà in questo: comprare 75 minuti di corsa dentro un autobus dal 1 agosto urbano costerà 2 euro. In realtà la medesima proposta era già stata presentata l'anno scorso, scatenando polemiche anche interne alla giunta e fu quindi accantonato.

Ora però sembra essere arrivato il momento della verità: la delibera è stata approvata oggi dalla Giunta del Comune capoluogo e dovrà passare in Consiglio. La Città metropolitana farà lo stesso il 24 luglio. Il rincaro è stato annunciato come un adeguamento all'inflazione, aumento che però non riguarderà gli abbonamenti urbani, forma di pagamento che da anni Tper e Comune incentivano. Un'altra necessità dalla quale è derivato il rincaro del biglietto sono i costi per unificare le tariffe del trasporto pubblico ferro-gomma e gomma-gomma all'interno dell'area metropolitana. 

Aumenta il biglietto Tper: monta la polemica

Per tutta la giornata si sono rincorse varie prese di posizione dal mondo politico e sindacale. E' stato il sindacato Cisl per primo a contestare il rincaro, chiedendo "un incontro urgente" e al contempo "di congelare l'aumento previsto". Il segretario generale del sindacato Danilo Francesconi ha inoltre contestato le modalità dell'annuncio, parlando di "decisione unilaterale" e di "grave violazione delle relazioni sindacali", argomentando nel merito degli aumenti come la richiesta di congelamento del rincaro sia "tanto più giustificata alla luce degli ottimi dati di bilancio presentati la scorsa settimana dalla dirigenza di Tper".

Va giù più dura la Uil, che in una comunicato parla di "atto scellerato" e di "di assoluta iniquità, perché arriva in un momento difficilissimo per l’economia bolognese" quando sia Palazzo D'Accursio che Tper "hanno i bilanci in attivo. Sessanta milioni di euro l’uno, oltre 8 milioni l’altro che distribuisce ben quattro milioni come dividendi".

Punge ancora la Uil, opponendosi alla giustificazione dell'adeguamento al rialzo: "Se Bologna si distingue in modo positivo, non si capisce perché, copiando, si debba peggiorare. E’ una politica al ribasso che ci trova assolutamente contrari".

Nuove tariffe bus Tper: il biglietto passa a 1 euro e 50, il citypass aumenta di 2 euro

E infine una critica al nota questione dei mancati resti a bordo: "In tutti questi anni Tper ha ingrassato il suo bilancio con il mancato resto delle macchinette dei biglietti sugli autobus (250mila euro solo nel 2018). Ora siccome Tper non dà il resto, la giunta Merola va in suo soccorso con un aumento guarda caso proprio del 32% del biglietto? A pensare male, talvolta ci si azzecca".

E' dello stesso avviso, sul fronte politico, il M5S, che per mezzo della consigliera regionale Silvia Piccinini giudica come "follia" l'aumento a due euro del biglietto a bordo, e spiega: "Tper ha chiuso i conti del 2018 con un utile di 8,2 milioni di euro, la meta' dei quali andrà ai soci. Davanti a questi numeri era proprio necessario decidere un aumento del prezzo del biglietto?". Piccinini chiede che anche l'assessore regionale Raffaele Donini si pronuncia sulla questione.

Più o meno dello stesso avviso anche Paola Francesca Scarano, consigliera della Lega, che bolla l'aumento come "sconsiderato e deciso senza la concertazione tra tutte le parti interessate" e che, parlando di bus, "andrebbe data la priorità per garantire la sicurezza degli autisti e degli stessi passeggeri, considerate le crescenti aggressioni e per migliorare alcune linee sia urbane che extraurbane come il 97".

Aumenta il biglietto Tper, il sindaco: 'Il rincaro? Altrove è peggio'

Sul fronte dei favorevoli, oltre ovviamente alla Giunta e Tper, si schiera invece il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri. "L'operazione ovviamente può essere vista nel senso che c'è l'aumento", ma "pensando soprattutto ai nostri utenti, cioè quelli che vengono da più lontano perché purtroppo tanti pendolari dall'Appennino vengono a Bologna- sottolinea Fabbri- con questa operazione sempre di più si va nella direzione di rendere uguali tutti i cittadini",

In sindaco Virginio Merola tiene il punto: "Se siamo una Città metropolitana- continua il sindaco- bisogna garantire, anche se gradualmente, parità di trattamento tra i cittadini che risiedono a Bologna e fuori". Per Merola "è inevitabile ci sia attenzione ai costi", ma il senso della manovra "è fare politiche di trasporto": questo sapendo che "c'è una percentuale ormai bassa di persone che usano in modo occasionale il biglietto singolo e noi concentriamo i nostri incentivi sulle persone che scelgono l'abbonamento".

E a chi obietta che aumentano i biglietti mentre Tper fa utili, Merola replica: invece di "continuare a caricare sulla fiscalità generale, cioè i soldi del Comune, l'adeguamento all'inflazione", a questo punto "è giusto che ciò, nelle forme limitate di questo aumento, sia sostenuto da chi prende l'autobus". E i dividendi garantiti da Tper? "Li usiamo per il bus gratuito in favore dei ragazzi", ricorda il sindaco. Inoltre, "siamo un arcipelago e non un'isola", aggiunge Merola, sottolineando che fuori regione ci sono città "di ogni colore politico" che hanno tariffe uguali o superiori a Bologna.

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