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Cronaca

L’Orco in casa: 'E' solo un gioco', bimba vittima di abusi sessuali. Arrestato il patrigno

Palpeggiamenti e carezze proibite, rassicurando 'è solo un gioco, ma non lo raccontare a nessuno', così un facoltoso imprenditore avrebbe abusato della figliastra, di soli 8 anni. Le molestie sarebbero andate avanti per anni. Lei non ha parlato, lo hanno fatto i suoi disegni

Palpeggiamenti, denudamenti e carezze proibite, all’interno della mura domestiche, contornati da rassicurazioni del tipo ‘è solo un gioco, ma non lo raccontare a nessuno, nemmeno alla mamma’. Così un facoltoso imprenditore avrebbe abusato della figliastra, di soli 8 anni. Le molestie sessuali sarebbero andate avanti per anni - si fa riferimento ad un periodo temporale che va dal 2008 al 2011 - periodo in cui l’uomo conviveva con la mamma della vittima, e la sua figlioletta. La piccola non ha parlato esplicitamente con nessuno di questi ‘giochi’ segreti, ma lo hanno fatto per lei alcuni pensierini e disegni abbozzati in classe. Da qui è scattato un campanello d’allarme, così l'uomo è finito agli arresti domiciliari. Si tratta di un 50enne residente a Bologna all’epoca dei fatti, ma non originario del capoluogo felsineo, impegnato nell’attività di rappresentanza di beni di lusso. Un imprenditore benestante, di bell'aspetto, senza precedenti. Una persona distinta, almeno all'apparenza. 'Il classico insospettabile', come riferiscono gli inquirenti.

L’allerta è scattata dalla scuola. A far subodorare che qualcosa non andasse sarebbero state alcune frasi, giudicate non consone ad una bimba di quell’età. Ambigui anche alcuni disegnini, che mettevano spesso in risalto organi sessuali e scene che richiamavano episodi erotici. Le maestre ne hanno parlato con la mamma, che nel frattempo aveva chiuso la relazione e quindi la convivenza con il 50enne.

Dai primi terribili sospetti, pian piano la donna ha acquisito certezze e consapevolezza del fatto, così ha sporto denuncia alla Polizia.
Le investigazioni sono partite lo scorso autunno. ‘Abbiamo condotto le indagini con tutte le dovute accortezze del caso – raccontano dalla Questura – Come da protocollo sono stati raccolti elementi e testimonianze da parte della vittima stessa – che oggi ha 14 anni – e in ambito scolastico. Sentiti anche amici e parenti’. E’ emerso che la giovane al tempo avrebbe anche detto qualche "mezza" frase ad alcune amichette. Sono inoltre stati analizzati i suoi disegni e scritti, attraverso i quali la piccina avrebbe espresso il suo sentire, il suo disagio, difronte a quel 'gioco' - come lo definiva il patrigno - che lei probabilmente non riusciva a comprendere. Una situazione che - nonostante l'ordine di tacere - aveva evidentemente la necessità di esternare.
La vittima è stata anche a colloquio con uno psicologo infantile, che ha ritenuto attendibili e lucide le sue dichiarazioni. I suoi racconti, inoltre, ' sono tracciabili - dicono gli inquirenti - e hanno trovato riscontro oggettivo nei fatti'.

Così sulla base delle risultanze investigative il Pm ha chiesto al Gip di emettere un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il 50enne. L'uomo è stato intercettato circa una settimana fa, mentre si trovava in un hotel in città. Ora dovrà rispondere di atti sessuali su minore, aggravati dal fatto che la vittima avesse meno di 10 anni e dall'abuso della relazione domestica in essere. Per lui sono stati richiesti i domiciliari - che sconterà presso la sua residenza, fuori dalla Regione - appunto perchè si ritiene 'possa esserci il rischio di reiterazione del crimine o il tentativo da parte dell'uomo di inquinare le prove in prospettiva processuale'.

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