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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Bimbo caduto dalla finestra: al Maggiore doppia operazione in contemporanea

"Le lesioni multiple rendevano complesso e poco sicuro il trasferimento in altri ospedali". L'assessore Donini: "Un tangibile esempio di come il lavoro comune fra diverse Aziende sanitarie non sia più, solo un progetto sulla carta"

"Un'unica sala operatoria all'Ospedale Maggiore "concentrando in pochi metri quadrati le diverse professionalità necessarie (ortopediche pediatriche del Rizzoli e maxillo-facciale dell'Ausl bolognese) per intervenire chirurgicamente su un bimbo di cinque anni".

Lo fa sapere l'Azienda sanitaria. Il 1° luglio, nell'arco di tre ore, su un bimbo politraumatizzato per una caduta dall'alto, avvenuta nei giorni precedenti a Santa Maria Codifiume, nel ferrarese. Rianimatori, anestesisti, ortopedici, chirurghi maxillo-facciali, radiologi, chirurghi del trauma e pediatri si sono coordinati per trattare il paziente in un'unica sede, svolgendo due interventi in sequenza ricorrendo a una sola anestesia generale.

Questo, spiegano dall'Ausl, "ha permesso di accorciare i tempi di degenza, in modo da programmare quelli necessari per la riabilitazione, ed entrambi gli interventi sono stati coordinati dall'equipe di Rianimazione del Maggiore".

Ossa donate e 'chiodo' allungabile, operazione record per bimba di nove anni 

Tutto era iniziato il 29 giugno alle 22.37, quando è arrivata la telefonata di soccorso alla Centrale operativa del 118. Dopo le prime cure ricevute dell'equipe medico-infermieristico dell'ambulanza ed elisoccorso, il piccolo è arrivato al Maggiore ed è stato immediatamente ricoverato in rianimazione per monitorare i diversi traumi. Attualmente il è ancora ricoverato nel reparto di Pediatria e le sue condizioni sono in miglioramento.

Questa mattina l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha incontrato "i professionisti sanitari che hanno operato il bambino per ringraziarli di cuore. Da pubblico amministratore- spiega- quanto avvenuto al Maggiore mi inorgoglisce, e da genitore mi commuove". Secondo l'assessore, si tratta di "un tangibile esempio di come il lavoro comune fra diverse Aziende sanitarie non sia più, ormai, solo un progetto sulla carta, ma un fatto concreto, poichè si sostiene con la capacità e con l'umanità di tanti professionisti". E aggiunge "la sanità dell'Emilia-Romagna che ho in mente sarà sempre più così, fondata sulla collaborazione e sul lavoro di squadra fra i vari professionisti, un'integrazione fra le Aziende sanitarie che contribuisca a formare, promuovere e valorizzare le eccellenze di tanti professionisti e la salute del cittadino come primo e unico obiettivo a cui concorrere tutti insieme".

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"Diversi traumi, trasferimento complesso"

Il bimbo, doveva essere trasferito al Rizzoli, e in un secondo momento al Bellaria per l'intervento di maxillo-facciale, ma "le lesioni multiple rendevano complesso e poco sicuro il trasferimento in altri ospedali". Con la prima operazione, eseguito da Tullia Tavernini dell'Ortopedia pediatrica del Rizzoli diretta da Stefano Stilli, è stata operata "la frattura di femore 'a cielo chiuso', una tecnica che ha evitato al bambino ulteriori perdite ematiche e i rischi che queste rappresentano in un paziente politraumatizzato".

Successivamente è entrata in azione l'equipe chirurgica della Maxillo-facciale dell'Ausl diretta da Annamaria Baietti, che assieme a Gian Marco Prucher "ha eseguito la parte ricostruttiva delle ossa del volto con tecniche di ricostruzioni immagini in 3D". E una tomografia computerizzata di controllo post operatorio, sempre in 3D, fatta a 24 ore dall'intervento, "ha dimostrato- concludono dall'Ausl- un perfetto riallineamento dei segmenti ossei fratturati". (dire)

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